Ricordate?
VI SONO piaciuti gli ultimi numeri della Torre di Guardia? Allora probabilmente ricorderete alcuni degli interessanti punti trattati:
◻ Cosa aiuta a controllare il proprio spirito?
Per prima cosa bisogna esaminare se stessi e vedere se si ha qualche particolare motivo o punto debole di cui non ci si era resi conto. Se è implicata un’altra persona, è utile cercare di considerarla come la considera Dio. La si giudica sulla base di uno o due tratti “irritanti”? Si stanno trascurando i suoi lati buoni? (Filip. 4:8) È bene inoltre cercare di comprendere il punto di vista dell’altra persona. Questo ha un effetto calmante che può aiutare a evitare l’errore di emettere giudizi affrettati. (Prov. 18:13) — 1/5 pp. 4-6.
◻ Perché la vendetta di Dio è compatibile col suo amore?
Perché Dio ama la giustizia e odia la malvagità. Il suo amore non può tollerare per sempre la malvagità. (Naum 1:2; Deut. 32:35, 41) Per salvare quelli che lo amano ed esercitano fede nel sacrificio di riscatto di Gesù, Dio deve ripulire la terra da ogni forma di violenza, corruzione e immoralità. Esprimendo così la sua vendetta sui suoi nemici, l’‘Iddio d’amore’ aprirà la via all’istituzione di un paradiso mondiale. (I Giov. 4:8) — 1/7 pp. 5, 15.
◻ Perché è peccato fumare?
“Il peccato è violazione della legge” di Dio. (I Giov. 3:4, CEI) Una delle leggi di Dio dice: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Giac. 2:8) Chi fuma lede i diritti altrui e può effettivamente causare ad altri danno fisico. La nicotina contenuta nel tabacco, inoltre, è una droga che mina l’apprezzamento del fumatore per il Creatore e i suoi propositi. Egli diventa schiavo del suo vizio impuro. (Confronta Romani 6:6; II Corinti 7:1) Fumare è peccato. — 15/7 pp. 4-9
◻ Quali sono alcune prove dell’esistenza di Dio?
Prove astronomiche che concordano con l’affermazione biblica che l’universo materiale ha avuto un principio. (Gen. 1:1) L’armonia e l’ordine che rendono possibile la vita sulla terra. Le meraviglie del corpo umano composto di trilioni di cellule che producono le sostanze chimiche, le proteine e gli ormoni necessari. L’istinto degli animali, degli uccelli e dei pesci. — 15/8 pp. 3-5
◻ Come possiamo farci un “buon nome” presso Dio?
Interessandoci di sapere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato agli occhi di Dio. Dobbiamo smettere di fare ciò che è sbagliato e cominciare a fare ciò che è giusto. (Rom. 12:2) Per raggiungere tale obiettivo dobbiamo studiare la Parola di Dio e quindi applicare a noi stessi la conoscenza così ottenuta. (Rom. 2:21, 22) Questo include il seguire le orme di Gesù e il partecipare alla predicazione della “buona notizia” del Regno. (Matt. 24:14; I Piet. 2:21) — 15/8 pp. 25, 27, 29, 30.
◻ Come si può identificare oggi lo “schiavo fedele e discreto”?
Gesù indicò che lo “schiavo” sarebbe stato riconoscibile dalla sua vigilanza e dalla fedeltà e discrezione con cui avrebbe provveduto il necessario cibo spirituale a tutti i componenti della congregazione cristiana. (Matt. 24:45-47) I fatti mostrano che poco dopo il 1870 un gruppo di Studenti Biblici (ora noti come Testimoni di Geova) si rese conto del bisogno di uno studio non settario delle Scritture. Come risultato furono riportate alla luce molte verità bibliche, che vennero pubblicate e fatte conoscere a tutti quelli che desideravano prepararsi al ritorno del Signore. Ne è risultato il radunamento di una congregazione di unti discepoli di Cristo, individualmente nutriti e spiritualmente desti. Riconoscendo questo “schiavo fedele”, una “grande folla” di collaboratori presta ora lealmente servizio al suo fianco. (Riv. 7:9, 15) — 1/9 pp. 24, 26, 27.
◻ Cosa intendeva Paolo quando disse: “Io glorifico il mio ministero”? — Rom. 11:13.
Paolo considerava il suo “ministero” un servizio altamente privilegiato. Il suo “ministero” non era affatto qualcosa di cui vergognarsi. Questo è il punto di vista che oggi tutti i testimoni di Geova dovrebbero individualmente avere. Essi sono ministri che rappresentano il Sovrano dell’universo, e annunciano il più grande governo che esista. Tutti i cristiani hanno validi motivi per ‘glorificare il loro ministero’. — 1/8 pp. 20-25.