“Tutta la creazione continua a gemere”: perché?
IL PRIMO uomo e la prima donna voltarono le spalle a Dio. Ma, ottenuta la tanto desiderata “liberazione”, ora dovevano disimpegnarsi meglio che potevano. Ben presto si accorsero che il loro meglio era tutt’altro che sufficiente. L’inesperienza e la conoscenza limitata causò loro dei problemi.
Per questo motivo molti sono divenuti vittime della discriminazione e dell’ingiustizia. Per questo motivo tutti noi siamo schiavi delle imperfezioni umane, ci ammaliamo, soffriamo a causa di anormali dolori fisici e mentali e proviamo dispiaceri. Oppure, per usare le parole della Bibbia, per questo motivo “tutta la creazione continua a gemere insieme ed è in pena insieme fino ad ora”. — Romani 8:22.
Il primo tentativo compiuto dall’uomo per liberarsi è servito semplicemente a renderlo schiavo. Sono 60 secoli che tenta di liberarsi dalle conseguenze nocive di quel tentativo. C’è riuscito?
Liberazione politica
L’uomo ha provato tutte le forme di governo. Quelle oppressive o ingiuste, o che non sono riuscite a soddisfare i bisogni immediati della gente, sono state messe da parte o addirittura rovesciate con la violenza e sostituite con altre, ma con risultati dubbi.
Il giornalista Lance Morrow, parlando delle rivoluzioni politiche, osserva: “La storia ha visto sfilare una schiera di utopici tentativi di trasformazione che sono sfociati in regimi totalitari e sanguinari come lo erano stati i precedenti: un fanatismo pieno di speranze ha trionfato sull’esperienza”.
È difficile che il modo ideale per portare vera libertà sia quello di sostituire un governo imperfetto con un altro. Per questo il saggio re Salomone fu ispirato da Dio a scrivere: “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. (Ecclesiaste 8:9) Va da sé che ‘tutta la creazione [continuerà] a gemere insieme e ad essere in pena’ finché un governo perfetto non porterà vera libertà.
Liberazione dalla discriminazione nazionale e razziale
I pregiudizi razziali o nazionali contraddicono direttamente le verità bibliche secondo le quali Dio “ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini” e “non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. (Atti 17:26; 10:34, 35) Coloro, invece, che desiderano la parità di trattamento, spesso non l’hanno trovata neanche in nazioni che si professano cristiane.
Prendete, ad esempio, la razza negra. Alcuni sedicenti cristiani sostengono che il colore nero della pelle sia dovuto a una maledizione divina su Canaan e sui suoi discendenti, cosa che li avrebbe relegati alla posizione di schiavi. Questo non è vero. La razza negra non discende da Canaan, ma da Cus e forse da Put. E questi due uomini non furono maledetti. — Genesi 9:24, 25; 10:6.
Ciò nondimeno, spesso i negri sono stati oppressi sia dal punto di vista sociale che economico, persino da altri negri. Hanno anelato alla libertà. Ma i loro movimenti di liberazione, nonostante i sit-in e le marce di protesta, hanno raggiunto solamente risultati parziali. Incapaci di cambiare totalmente il cuore della gente, non sono riusciti a cancellare il pregiudizio razziale, l’ignoranza religiosa e la mancanza di amore per il prossimo.
Così, ‘tutta la creazione [continuerà] a gemere insieme e ad essere in pena’ finché la discriminazione razziale non sarà cancellata dal Regno di Dio retto da Cristo.
La liberazione della donna
Nel corso dei secoli le donne sono state maltrattate e spesso sono state giudicate alla stregua di esseri umani inferiori. Non è colpa del Creatore. Egli non creò la donna perché l’uomo vedesse in lei solo un oggetto sessuale. Né all’uomo fu comandato di comportarsi da tiranno nei suoi confronti. In quanto moglie dell’uomo, la donna doveva essere “un aiuto” e un “complemento” per lui e divenire “una sola carne” con lui. — Genesi 1:26-28; 2:18-24.
Il desiderio di Eva di rendersi indipendente dall’amorevole autorità di Dio ebbe come risultato non la libertà, ma un duro assoggettamento. Prevedendo questo, Dio predisse: “La tua brama si volgerà verso tuo marito, ed egli ti dominerà”. (Genesi 3:16) Per molte donne l’imperfetto dominio dei maschi è stato molto sgradevole, ragione per cui vari movimenti femministi hanno cercato di sbarazzarsene.
Il movimento di liberazione della donna, però, se da una parte ha portato alcuni miglioramenti, dall’altra ha fallito perché va contro l’equilibrata liberazione che Dio ha promesso di portare. ‘Tutta la creazione [continuerà] a gemere insieme e ad essere in pena’ finché il Regno di Dio non avrà insegnato a tutti gli uomini ad ‘amare le proprie mogli come i propri corpi’ e a trattare “le donne anziane come madri, le giovani come sorelle con ogni castità”. — Efesini 5:28; I Timoteo 5:2.
Prima di spiegare come verrà quel giorno, dobbiamo rispondere a un’altra importante domanda: I cristiani come dovrebbero considerare gli odierni movimenti di liberazione?
[Testo in evidenza a pagina 4]
Sostituire un governo imperfetto con un altro ugualmente imperfetto non serve a portare vera libertà
[Testo in evidenza a pagina 5]
La disubbidienza civile, i sit-in e le marce di protesta non cambiano il cuore della gente
[Testo in evidenza a pagina 5]
Il movimento di liberazione della donna ha fallito perché va contro l’equilibrata liberazione che Dio ha promesso di portare