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  • I cristiani e le autorità superiori

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  • I cristiani e le autorità superiori
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
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  • Chi sono le autorità superiori?
  • “Poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”
  • “L’iddio di questo sistema di cose”
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 1/11 pp. 10-15

I cristiani e le autorità superiori

“Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”. — ROMANI 13:1.

1, 2. (a) Perché Paolo era in prigione a Roma? (b) Quali domande fa sorgere il fatto che Paolo si sia appellato a Cesare?

L’APOSTOLO Paolo scrisse ai romani le parole riportate sopra verso il 56 E.V. Qualche anno dopo lui stesso era a Roma, come prigioniero. Come mai? A Gerusalemme era stato aggredito da una turba, a cui l’aveva sottratto l’intervento dei soldati romani. Portato a Cesarea, era stato accusato falsamente, ma si era difeso bene davanti al governatore romano Felice. Felice, sperando di ricevere del denaro in cambio della sua libertà, l’aveva tenuto in prigione per due anni. Alla fine, Paolo aveva chiesto al successivo governatore, Festo, che il suo caso fosse udito da Cesare. — Atti 21:27-32; 24:1–25:12.

2 Questo era un diritto che gli spettava quale cittadino romano. Ma era coerente, da parte di Paolo, appellarsi all’autorità imperiale quando Gesù, parlando di Satana, lo aveva identificato come il vero “governante del mondo”, e Paolo stesso aveva chiamato Satana “l’Iddio di questo sistema di cose”? (Giovanni 14:30; 2 Corinti 4:4) O forse l’autorità romana occupava qualche “posizione” particolare in virtù della quale era giusto che Paolo si rivolgesse ad essa per tutelare i propri diritti? E le parole pronunciate in precedenza dagli apostoli, “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”, ammettono forse che i cristiani ubbidiscano ai governanti umani ogni qualvolta questo non significhi disubbidire a Dio? — Atti 5:29.

3. Quale maturo punto di vista indica Paolo, e che ruolo gioca la coscienza?

3 Paolo ci aiuta a rispondere a queste domande nella sua lettera ai Romani, in cui indica un punto di vista maturo per quanto riguarda il dominio umano. In Romani 13:1-7 Paolo spiega bene quale parte deve giocare la coscienza del cristiano nel mantenere l’equilibrio tra l’ubbidienza assoluta all’Autorità suprema, Geova Dio, e l’ubbidienza relativa alle “autorità superiori”.

Chi sono le autorità superiori?

4. Quale punto di vista fu corretto nel 1962, e quali domande potrebbero quindi sorgere?

4 Per vari anni, fino al 1962, i testimoni di Geova credevano che le autorità superiori fossero Geova Dio e Cristo Gesù. Tuttavia, in armonia con Proverbi 4:18, la luce aumentò, e tale punto di vista fu corretto. Questo potrebbe far sorgere delle domande nella mente di alcuni. Abbiamo ragione adesso nel dire che queste autorità sono tutti coloro — re, presidenti, primi ministri, sindaci, magistrati e altri — che nel mondo esercitano un potere secolare, politico, e che dobbiamo loro sottomissione relativa?

5. In che modo il contesto di Romani 13:1 ci aiuta a identificare le autorità superiori, e in che modo varie traduzioni bibliche confermano questa conclusione?

5 Ireneo, scrittore del II secolo E.V., riferisce che al suo tempo alcuni sostenevano che in Romani 13:1 Paolo parlasse “delle potestà angeliche [o] dei governanti invisibili”. Ireneo stesso, però, riteneva che le autorità superiori fossero “effettive autorità umane”. Il contesto delle parole di Paolo dimostra che Ireneo aveva ragione. Negli ultimi versetti del capitolo 12 di Romani, Paolo spiega il comportamento che i cristiani dovrebbero avere davanti a “tutti gli uomini”, trattando con amore e considerazione persino i ‘nemici’. (Romani 12:17-21) È chiaro che con l’espressione “tutti gli uomini” Paolo si riferisce a uomini al di fuori della congregazione cristiana. Pertanto, anche le “autorità superiori” che Paolo menziona successivamente devono essere al di fuori della congregazione cristiana. In armonia con ciò, notate come varie traduzioni rendono la prima parte di Romani 13:1: “Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite” (CEI); “ognuno stia sottomesso alle autorità che sono al potere” (Garofalo); “ciascuno deve ubbidire alle autorità dello stato”. — Today’s English Version.

6. In che modo ciò che Paolo disse in quanto al pagare le tasse e il tributo indica che le autorità superiori devono essere autorità secolari?

6 Paolo dice poi che queste autorità esigono tassa e tributo. (Romani 13:6, 7) Questo non si può dire della congregazione cristiana, né di Geova, di Gesù o di qualsiasi altro ‘governante invisibile’. (2 Corinti 9:7) Le tasse si pagano solo alle autorità secolari. In armonia con ciò, le parole greche che Paolo usa in Romani 13:7 per “tassa” e “tributo” si riferiscono in maniera specifica al denaro versato allo Stato.a

7, 8. (a) In che modo vari versetti biblici concordano con l’idea che i cristiani dovrebbero essere sottomessi alle autorità politiche di questo mondo? (b) Solo quando il cristiano non eseguirebbe gli ordini dell’“autorità”?

7 Oltre a ciò, l’esortazione di Paolo di essere sottoposti alle autorità superiori è in armonia con il comando di Gesù di dare “a Cesare le cose di Cesare”, dove “Cesare” rappresenta l’autorità secolare. (Matteo 22:21) È anche in armonia con ciò che Paolo scrisse in seguito a Tito: “Continua a ricordare loro di essere sottoposti e di essere ubbidienti ai governi e alle autorità come governanti, di essere pronti per ogni opera buona”. (Tito 3:1) Pertanto, quando i governi richiedono ai cristiani di partecipare a lavori per la comunità, essi giustamente ubbidiscono, a meno che questi lavori non violino in qualche modo i princìpi scritturali, come ad esempio quello contenuto in Isaia 2:4.

8 Anche Pietro affermò che dovremmo essere sottoposti alle autorità secolari di questo mondo, quando disse: “Per amore del Signore sottoponetevi a ogni creazione umana: sia al re come superiore sia ai governatori come mandati da lui per infliggere la punizione ai malfattori, ma per lodare gli operatori di bene”. (1 Pietro 2:13, 14) In armonia con ciò, i cristiani ubbidiranno anche all’esortazione che Paolo rivolse a Timoteo: “Esorto perciò, prima di tutto, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, rendimenti di grazie riguardo a ogni sorta di uomini, riguardo a re e a tutti quelli che sono altolocati; affinché continuiamo a condurre una vita calma e quieta”.b — 1 Timoteo 2:1, 2.

9. Perché il fatto di definire “superiori” le autorità umane non toglie nulla alla gloria di Geova?

9 Definendo “superiori” le autorità secolari, togliamo forse qualcosa all’onore dovuto a Geova? No, poiché Geova è molto più che semplicemente superiore. Egli è il “Sovrano Signore”, il “Supremo”. (Salmo 73:28; Daniele 7:18, 22, 25, 27; Rivelazione 4:11; 6:10) La giusta sottomissione alle autorità umane non toglie assolutamente nulla all’adorazione che rendiamo all’Autorità suprema, il Sovrano Signore Geova. Fino a che punto, dunque, queste autorità sono superiori? Solamente in relazione ad altri esseri umani, e nella loro sfera d’attività. Esse hanno la responsabilità di governare e proteggere comunità di uomini, e a tal fine emanano regolamenti circa il modo di condurre la vita pubblica.

“Poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”

10. (a) Il fatto che Paolo dica che le autorità superiori ‘sono poste nelle loro posizioni’, cosa dimostra circa l’autorità di Geova? (b) Cosa ha permesso Geova in quanto al porre certi governanti nelle loro posizioni, e in che modo questo costituisce una prova per i suoi servitori?

10 Che Geova Dio conservi la sua supremazia anche nei confronti delle autorità secolari si vede dal fatto che queste autorità “sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”. Questa affermazione, però, solleva una domanda. Qualche anno dopo che Paolo ebbe scritto queste parole, l’imperatore romano Nerone scatenò una brutale persecuzione contro i cristiani. Fu Dio in persona a far andare al potere Nerone? Niente affatto! Non è che ciascun singolo governante sia scelto da Dio e posto nella sua carica ‘per grazia di Dio’. Al contrario, a volte Satana fa sì che vadano al potere uomini spietati, e Geova permette che ciò avvenga, come permette che tali governanti mettano alla prova l’integrità dei suoi servitori. — Confronta Giobbe 2:2-10.

11, 12. In quali casi documentati Geova è intervenuto di persona per istituire o destituire autorità secolari?

11 Tuttavia, nel caso di alcuni governanti o governi Geova è intervenuto di persona per promuovere il suo grandioso proposito. Ad esempio, al tempo di Abraamo ai cananei fu permesso di rimanere nel paese di Canaan. In seguito, però, Geova li spodestò e diede il paese al seme di Abraamo. Quando gli israeliti erano nel deserto, Geova non permise loro di invadere Ammon, Moab e il monte Seir. Tuttavia ordinò loro di distruggere i regni di Sihon e Og. — Genesi 15:18-21; 24:37; Esodo 34:11; Deuteronomio 2:4, 5, 9, 19, 24; 3:1, 2.

12 Dopo che Israele si fu stabilito in Canaan, Geova continuò a interessarsi direttamente delle autorità che influivano sul suo popolo. A volte, quando gli israeliti peccavano, Geova permetteva che venissero dominati da un’autorità pagana. Quando si pentivano, egli eliminava tale autorità dal paese. (Giudici 2:11-23) Alla fine Geova permise che Giuda, insieme a molte altre nazioni, finisse sotto il dominio di Babilonia. (Isaia 14:28–19:17; 23:1-12; 39:5-7) Quando Israele era in esilio in Babilonia, Geova predisse l’ascesa e la caduta di potenze mondiali che avrebbero avuto a che fare con il suo popolo dal tempo di Babilonia fino ai nostri giorni. — Daniele, capitoli 2, 7, 8 e 11.

13. (a) Stando al cantico di Mosè, per quale motivo Geova decretò i confini dei popoli? (b) Perché Dio, in seguito, riportò in patria Israele?

13 Riguardo a Geova, Mosè cantò: “Quando l’Altissimo diede alle nazioni un’eredità, quando separò l’uno dall’altro i figli di Adamo, egli fissava la linea di confine dei popoli, rispetto al numero dei figli d’Israele. Poiché la porzione di Geova è il suo popolo; Giacobbe è la parte assegnata che egli eredita”. (Deuteronomio 32:8, 9; confronta Atti 17:26). Sì, per adempiere i suoi propositi, Dio decretò in quel caso quali autorità sarebbero rimaste e quali sarebbero state distrutte. In questo modo assegnò in eredità alla progenie di Abraamo un territorio, e in seguito li riportò in quel territorio, così che alla fine il Seme promesso potesse farvi la sua comparsa, proprio com’era stato predetto. — Daniele 9:25, 26; Michea 5:2.

14. Nella maggioranza dei casi, in che senso Geova pone le autorità umane nelle loro rispettive posizioni?

14 Tuttavia, nella maggioranza dei casi Geova pone i governanti nelle loro rispettive posizioni nel senso che permette a degli esseri umani di esercitare autorità l’uno rispetto all’altro, ma sempre in una posizione inferiore rispetto a lui. Perciò, quando fu davanti a Ponzio Pilato, Gesù disse a quel governante: “Non avresti contro di me nessuna autorità se non ti fosse stata concessa dall’alto”. (Giovanni 19:11) Questo non voleva dire che Pilato fosse stato messo al suo posto direttamente da Dio, ma piuttosto che aveva l’autorità di decidere della vita o della morte di Gesù solo perché Dio glielo permetteva.

“L’iddio di questo sistema di cose”

15. In che modo Satana esercita autorità in questo mondo?

15 Ma che dire dell’affermazione biblica secondo cui Satana è l’iddio, o governante, di questo mondo? (Giovanni 12:31; 2 Corinti 4:4) E che dire di ciò che Satana disse a Gesù, vantandosi, quando gli mostrò tutti i regni del mondo: “Tutta questa autorità . . . mi è stata consegnata e io la do a chi desidero”? (Luca 4:6) Gesù non smentì le vanterie di Satana. E ciò che Satana disse è in armonia con ciò che Paolo scrisse poi agli efesini: “Abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (Efesini 6:12) Oltre a ciò, il libro di Rivelazione raffigura Satana come un grande dragone che dà “la sua potenza e il suo trono e grande autorità” al sistema politico mondiale, simboleggiato da una bestia. — Rivelazione 13:2.

16. (a) Da cosa si può capire che l’autorità di Satana è limitata? (b) Per quale motivo Geova permette a Satana di esercitare autorità fra il genere umano?

16 Tuttavia, notate che le parole che Satana rivolse a Gesù — “tutta questa autorità . . . mi è stata consegnata” — dimostrano che anch’egli esercita autorità solo perché gli è permesso di farlo. E perché Geova glielo permette? La carriera di Satana come governante del mondo ebbe inizio nell’Eden, quando egli accusò pubblicamente Dio di mentire e di esercitare la propria sovranità in maniera ingiusta. (Genesi 3:1-6) Adamo ed Eva seguirono Satana e disubbidirono a Geova Dio. A quel punto Geova avrebbe potuto, in maniera perfettamente legittima, mettere a morte Satana e i suoi due nuovi seguaci. (Genesi 2:16, 17) Ma le parole di Satana erano in realtà una sfida personale rivolta a Geova. Perciò Dio, nella sua sapienza, concesse a Satana di continuare a vivere per un po’, e permise ad Adamo ed Eva di generare figli prima di morire. In questo modo, Dio provvide il tempo e l’opportunità per dimostrare la falsità della sfida di Satana. — Genesi 3:15-19.

17, 18. (a) Perché possiamo dire che Satana è l’iddio di questo mondo? (b) In che senso in questo mondo “non c’è autorità se non da Dio”?

17 Ciò che è accaduto dal tempo dell’Eden a oggi ha dimostrato che le accuse di Satana non erano altro che menzogne. I discendenti di Adamo non hanno trovato la felicità, né sotto il dominio di Satana né sotto quello umano. (Ecclesiaste 8:9) D’altra parte, il modo in cui Dio ha agito nei confronti del suo popolo ha dimostrato la superiorità del dominio divino. (Isaia 33:22) Ma la maggior parte dei discendenti di Adamo non accettano la sovranità di Geova, per cui, che se ne rendano conto o no, servono Satana come loro dio. — Salmo 14:1; 1 Giovanni 5:19.

18 Ben presto le contese sollevate in Eden saranno risolte. Il Regno di Dio comincerà ad amministrare pienamente gli affari umani, e Satana sarà inabissato. (Isaia 11:1-5; Rivelazione 20:1-6) Nel frattempo, però, l’umanità aveva bisogno di qualche tipo di ordinamento o struttura capace di garantire un certo ordine. Geova “non è un Dio di disordine, ma di pace”. (1 Corinti 14:33) Per questo ha permesso che nelle comunità sorte al di fuori dell’Eden venissero all’esistenza delle forme di potere, e ha permesso agli uomini di esercitare autorità attraverso esse. In questo senso si può dire che “non c’è autorità se non da Dio”.

Autorità equanimi

19. Si può dire che ogni governante umano sia sotto il diretto controllo di Satana?

19 Dal tempo dell’Eden Satana ha avuto grande libertà di azione fra il genere umano, e si è valso di tale libertà per manipolare avvenimenti sulla terra, come si vantò con Gesù. (Giobbe 1:7; Matteo 4:1-10) Questo, però, non significa che ogni governante di questo mondo sia direttamente sotto il controllo di Satana. Alcuni, come Nerone nel I secolo e Adolf Hitler nel nostro, hanno manifestato uno spirito davvero satanico. Altri no. Sergio Paolo, il proconsole di Cipro, era un “uomo intelligente” che “cercò premurosamente di udire la parola di Dio”. (Atti 13:7) Gallione, proconsole dell’Acaia, resistette alle pressioni dei giudei che accusavano Paolo. (Atti 18:12-17) Molti altri governanti hanno esercitato autorità in maniera coscienziosa e onorevole. — Confronta Romani 2:15.

20, 21. Quali avvenimenti del XX secolo dimostrano che i governanti umani non compiono sempre la volontà di Satana?

20 Nel libro di Rivelazione era predetto che durante il “giorno del Signore”, iniziato nel 1914, Geova avrebbe addirittura manovrato le autorità umane per frustrare i propositi di Satana. Rivelazione dice che Satana avrebbe scatenato contro i cristiani unti un’ondata di persecuzione, ma che questa sarebbe stata inghiottita dalla “terra”. (Rivelazione 1:10; 12:16) Gli elementi della “terra”, cioè della società umana ora esistente sulla terra, avrebbero protetto il popolo di Geova dalla persecuzione di Satana.

21 È stato realmente così? Sì. Negli anni ’30 e ’40, ad esempio, negli Stati Uniti i testimoni di Geova attraversarono un periodo molto difficile, subendo attacchi di turbe e venendo spesso arrestati ingiustamente. Fu un sollievo per loro quando la Corte Suprema degli Stati Uniti emise varie sentenze riconoscendo la legittimità della loro opera. Anche altrove è successo che le autorità sono venute in aiuto del popolo di Dio. Una quarantina di anni fa, in Irlanda, una turba di cattolici aggredì due Testimoni nella città di Cork. Un poliziotto locale venne in soccorso dei Testimoni, e gli aggressori furono condannati da un tribunale. L’anno scorso nelle Figi, a una riunione di capi d’alto rango, fu proposto di mettere al bando l’attività dei testimoni di Geova. Un capo intervenne coraggiosamente a favore dei Testimoni, e la mozione fu facilmente bocciata.

22. Quali domande devono ancora essere prese in considerazione?

22 No, le autorità secolari non fanno sempre gli interessi di Satana. I cristiani possono essere sottomessi alle autorità superiori senza essere sottomessi a Satana stesso. Essi si sottometteranno a tali autorità fintanto che Dio permetterà loro di esistere. Ma in che consiste tale sottomissione? E cosa possono aspettarsi in cambio i cristiani dalle autorità superiori? Queste domande saranno prese in considerazione negli articoli di studio che iniziano a pagina 18 e a pagina 23 di questa rivista.

[Note in calce]

a Vedi, ad esempio, com’è usata la parola “tassa” (fòros) in Luca 20:22. Vedi anche come viene usato il termine greco tèlos, qui tradotto “tributo”, in Matteo 17:25, dove è tradotto “imposte”.

b Il termine greco tradotto “altolocati”, hyperochè, viene dal verbo hyperècho. Il termine ‘superiore’ nell’espressione “autorità superiori” deriva dallo stesso verbo greco, il che è un’ulteriore conferma che le autorità superiori sono quelle secolari. Il modo in cui la New English Bible traduce Romani 13:1, “Ogni persona deve sottomettersi alle autorità supreme”, non è corretto. Gli esseri umani “altolocati” non sono capi supremi, pur potendo essere superiori ad altri esseri umani.

Come rispondereste?

◻ Chi sono le autorità superiori?

◻ Perché possiamo dire che “non c’è autorità se non da Dio”?

◻ Perché Geova permette che il mondo sia sotto l’autorità di Satana?

◻ In che senso Dio pone le autorità umane “nelle loro rispettive posizioni”?

[Immagine a pagina 13]

Dopo l’incendio di Roma, Nerone dimostrò uno spirito veramente satanico

[Immagine a pagina 15]

Sergio Paolo, proconsole di Cipro, voleva udire la parola di Dio

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