BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w75 1/9 pp. 515-517
  • Una vita senza ingiustizie è solo un sogno?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Una vita senza ingiustizie è solo un sogno?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • COME IL “SOGNO” DIVERRÀ REALTÀ
  • Ci sarà mai giustizia nel mondo?
    Altri argomenti
  • Finirà mai l’ingiustizia?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
  • Giustizia per tutti: Come? Quando?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
  • Dio farà mai qualcosa riguardo all’ingiustizia?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1989
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
w75 1/9 pp. 515-517

Una vita senza ingiustizie è solo un sogno?

NON sarebbe molto più piacevole vivere sulla terra se tutti, e specialmente chi esercita autorità, fossero davvero imparziali e giusti? Quale speranza c’è nel nostro giorno di vedere un mondo senza ingiustizie? Come potrebbe avvenire?

Da quello che vediamo intorno a noi, le prospettive possono non sembrare rosee. Considerate alcuni esempi delle cose per cui molti si sentono sia oltraggiati che impotenti.

Da una parte, si vedono persone ricche e alti funzionari pubblici commettere reati e rimanere spesso pressoché impuniti. Forse pagano una piccola multa, una semplice punizione simbolica.

Per esempio, quando un’agenzia di cambio di New York fece investimenti in titoli di circa 13 miliardi di lire per mezzo di conti segreti in banche svizzere, le fu inflitta una multa di 32.000.000 di lire. Ma aveva guadagnato circa 144.000.000 di lire con commissioni illegali. Un socio anziano della ditta giurò il falso nel corso delle indagini di un gran giurì. Gli fu inflitta una multa di circa 19.000.000 di lire e la condanna a un anno con la condizionale. Non mise piede in prigione!

Una settimana dopo, uno spedizioniere disoccupato, sposato e padre di due figli, fu condannato per il furto di un televisore. Fu condannato a un anno di prigione, dallo stesso giudice. Poiché tali cose accadono così di frequente, il pensiero di molta gente è questo: “Più in alto si è, meno grave è la caduta e più facile la cura”.

In molti paesi, i reati commessi dagli impiegati causano perdite assai più elevate di quelle causate dai cosiddetti “reati della strada”. La Camera di Commercio degli U.S.A. stima che i reati commessi dagli impiegati come bustarelle, estorsioni, frodi del consumatore e concorrenza illegale, furti di titoli e frodi, costano complessivamente circa 2.700 miliardi di lire all’anno. Tuttavia, i colpevoli di questi reati sono di rado severamente puniti. E per la maggior parte è il comune cittadino a esserne colpito sotto forma di tasse più alte, prezzi più alti e tariffe assicurative più alte.

Le leggi fiscali provvederanno “scappatoie” che favoriscono i ricchi. Nel 1972 circa 400 Americani con reddito superiore a 64.000.000 di lire non pagarono assolutamente tasse federali. Quattro di essi avevano un reddito superiore a 640.000.000 di lire.

Pregiudizio e parzialità dovuti a condizione sociale, ricchezza, razza, colore, nazionalità e lingua causano dunque oppressione e disuguaglianza a milioni di persone in molti paesi. La vita senza ingiustizie sembra loro solo un sogno.

La moneta ha un’altra faccia, comunque. Talora chi va al potere favorirà certe minoranze solo perché sono minoranze. Prevarrà la teoria che “il diseredato ha sempre ragione”, anche quando ha torto. Nemmeno questa è giustizia.

E che cosa accade spesso quando quelli che sono stati oggetto di discriminazione in un paese a causa di razza, colore o nazionalità vanno al potere in quel paese? Non accade spesso che mostrino pregiudizio e parzialità a quelli che non sono come loro? Così l’ingiustizia persiste, fiorisce.

Questa situazione non è nuova. Quasi tremila anni fa l’ispirato scrittore biblico dichiarò queste parole: “Se vedi l’oppressione del povero e la violazione del giudizio e della giustizia nella provincia, non meravigliarti [“non esserne sorpreso”, versione di B. Mariani]: infatti, su un grande vigila un altro grande e su tutt’e due uno più grande ancora”. — Eccl. 5:7, versione a cura di mons. S. Garofalo.

Sì, la corruzione esistente tra i funzionari locali è spesso solo un riflesso di quella esistente tra i funzionari più alti che sono loro preposti. Non sorprende, dunque, che il cittadino medio che si trova sull’ultimo gradino sia gravemente oppresso.

Che cosa occorre dunque? Com’è possibile che una vita senza ingiustizie divenga in ogni luogo realtà per persone di tutte le razze?

COME IL “SOGNO” DIVERRÀ REALTÀ

Ovviamente, qualcosa deve cambiare. In effetti, ci vuole un cambiamento nell’intero sistema di cose che ora amministra la terra. Quanto dev’essere grande questo cambiamento? È sufficiente riformare il sistema sotto certi aspetti, facendo cambiamenti nel personale e nell’amministrazione, o modificando certe leggi?

No, in realtà occorre sostituire tutto il sistema attuale con un nuovo sistema stabilito su un nuovo fondamento. In un paese dopo l’altro abbiamo visto ogni sorta di riforme, cambiamenti di personale e di amministrazione, nuove legislazioni. Ma, ciò nonostante, la corruzione continua a manifestarsi nelle alte sfere del governo. E dove persone sincere tentano di sostenere la giustizia, riscontrano spesso che i loro sforzi sono ostacolati da interessi egoistici.

Come dichiara il direttore di un istituto del centro di legge dell’Università di Georgetown, un “sistema di diritto darà risultati solo se il pubblico ha fiducia nella sua imparzialità. . . . il pubblico deve sentire che il governo e l’ordine sociale meritano fiducia, rispetto e lealtà”. Come può realizzarsi un tale sistema?

Poiché ama il diritto, Geova Dio ha promesso per questa terra un sistema interamente nuovo sotto la direttiva di un governo celeste. Di colui che è stato costituito capo di quel governo, Cristo Gesù, fu profetizzato che “su di lui deve posarsi lo spirito di Geova”, che reca sapienza, intendimento, consiglio, possanza e conoscenza, e che “presso di lui ci sarà gioia nel timore di Geova”. Di che profitto sarà questo per i suoi sudditi? La profezia aggiunge: “Ed egli non giudicherà da ciò che solo appare ai suoi occhi, né riprenderà semplicemente secondo la cosa udita dai suoi orecchi. E dovrà giudicare con giustizia i miseri, e dovrà dar riprensione con rettitudine a favore dei mansueti”. — Isa. 11:2-4.

Quando fu sulla terra Cristo Gesù mostrò proprio queste qualità che distingueranno il dominio del suo Regno sopra la terra. Guardando le folle radunatesi per udirlo parlare, “egli ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore”, essendo gli ipocriti capi religiosi di quel tempo i principali responsabili di quella situazione. (Matt. 9:36; si paragonino Matteo 23:23, 24; Marco 12:38-40). Insegnò ai suoi discepoli a mostrare amore a tutti, ‘dando gratuitamente così come avevano ricevuto gratuitamente’. (Matt. 5:43-48; 10:8) Dimostrò il suo altruistico amore cedendo la propria vita a favore di tutta l’umanità.

Lo “spirito di Geova” che il governo del Regno promuoverà in tutta la terra garantisce equità e giustizia per tutti. Di Dio, l’apostolo ispirato scrisse: “Per certo . . . Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. — Atti 10:34, 35.

Fatevi dunque coraggio e prendetevi il tempo di imparare dalla Parola di Dio come potete ottenere la vita sotto il giusto dominio di suo Figlio quando la vita senza ingiustizie diverrà realtà.

[Immagine a pagina 515]

“Non dovete essere parziali nel giudizio. Dovreste udire il piccolo come il grande”. — Deut. 1:17.

“Dovresti giudicare il tuo congiunto con giustizia”. — Lev. 19:15.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi