Salute: Cosa si può fare per migliorarla?
“ALCUNI spettacolari successi della medicina moderna hanno contribuito in parte a diffondere in molti luoghi del mondo l’idea che la salute sia qualcosa che dipende dai medici, invece di qualcosa che dipende dalla collettività e dai singoli individui”. Così ha scritto il dott. Halfdan Mahler in World Health, l’organo ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Naturalmente medici e ospedali fanno moltissimo per la salute e il benessere di ognuno di noi. Ciò nondimeno, svolgono un ruolo essenzialmente terapeutico. Ricorriamo ai loro servizi quando qualcosa non va, ma di rado pensiamo ad essi quando ci sentiamo bene. Cosa possiamo fare dunque noi stessi per conseguire buona salute?
Norme per una vita sana
In genere gli esperti sono d’accordo che la buona salute dipende soprattutto da tre fattori: alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e modo di vivere responsabile. Le informazioni su questi argomenti non mancano, e gran parte di esse sono utili e pratiche. Alcune idee pertinenti e attuali sulla relazione che c’è fra alimentazione ed esercizio fisico da un lato e la salute dall’altro sono presentate nei riquadri “Alimentazione e salute” e “Esercizio, forma fisica e salute”.
Sebbene siano disponibili molte utili informazioni, i fatti mostrano purtroppo che per la maggioranza delle persone quella di migliorare la salute non è una delle cose che hanno la massima priorità. Fra le altre cose, “tutti sanno cosa ci vuole per dimagrire”, ha osservato la dottoressa Marion Nestle che lavora presso un centro per la prevenzione delle malattie e il miglioramento della salute (Office of Disease Prevention and Health Promotion) di Washington, “eppure non sembra che questo influisca gran che sulla diffusione del sovrappeso”. Secondo il suo centro, negli Stati Uniti circa una persona su 4 è per oltre il 20 per cento sovrappeso.
Analogamente, da uno studio effettuato dal Centro Nazionale per le Statistiche sulla Salute (USA) emerge quanto segue: “Pare che in generale, dal 1977 al 1983, ci sia stato un aumento nelle pratiche poco propizie per la salute”. Quali sono queste “pratiche poco propizie per la salute”? Non si tratta di problemi indipendenti dalla volontà dell’individuo, come denutrizione, epidemie o inquinamento. Sono invece fattori che dipendono interamente dall’individuo: pratiche come fumo, eccessi nel mangiare e nel bere nonché tossicodipendenza.
Una cosa è chiara: non basta avere informazioni mediche o scientifiche su cosa fare per migliorare la salute. Abbiamo bisogno di un maggiore incentivo a condurre una vita responsabile. Dobbiamo essere spinti non solo a fare quelle cose che migliorano la salute ma anche a evitare quelle cose che la danneggiano. Dove possiamo trovare un incentivo e una motivazione che ci aiutino a condurre una vita sana?
Il medico e scrittore S. I. McMillen, nella prefazione del suo libro None of These Diseases, fa questo commento in relazione a qualcosa di cui la maggioranza delle persone non è a conoscenza: “Sono sicuro che al lettore interesserà scoprire che i comandi della Bibbia possono risparmiargli certe malattie infettive, molti tumori a esito letale e una lunga serie di malattie psicosomatiche che aumentano nonostante tutti gli sforzi della medicina moderna. . . . La serenità non viene dalle capsule”.
Da questi commenti possiamo vedere che la Bibbia, pur non essendo un testo medico né un manuale per la salute, fornisce norme e princìpi seguendo i quali si possono avere abitudini sane e buona salute. Quali sono alcuni di questi princìpi?
Emozioni e modo di vedere la vita
Per esempio, “la scienza medica riconosce che la maggioranza delle nostre malattie è causata da emozioni come paura, dolore, invidia, risentimento e odio”, ha detto il succitato dott. McMillen. “Le stime variano dal 60 per cento a quasi il 100 per cento”.
Cosa si può fare per porvi rimedio? È interessante che circa 3.000 anni fa la Bibbia fece rilevare: “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale, ma la gelosia è marciume alle ossa”. (Proverbi 14:30) Ma come si fa ad avere un “cuore calmo”? La Bibbia consiglia: “Ogni acrimoniosa amarezza e collera e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia”. (Efesini 4:31) In altre parole, per godere di buona salute fisica dobbiamo imparare a dominare le nostre emozioni.
Questo, naturalmente, va contro il consiglio di alcuni moderni psichiatri e psicologi. Essi raccomandano spesso di sfogare i nostri sentimenti anziché cercare di dominarli. Chi si sente limitato e turbato può provare un temporaneo sollievo sfogando la propria ira. Ma come influisce questo sui suoi rapporti con quelli che gli stanno intorno, e che tipo di reazione può suscitare da parte loro? Non ci vuol molto a capire che se tutti dessero sfogo ai propri sentimenti, anziché cercare di dominarli, ne deriverebbero tensione e logorio dei nervi, per non parlare degli eventuali danni fisici. Si creerebbe solo un circolo vizioso senza via d’uscita.
Naturalmente non è facile padroneggiare queste emozioni nocive, specie se si è inclini a sfogare l’ira e la collera. Per questo la Bibbia dice anche: “Divenite benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberalmente gli uni gli altri”. (Efesini 4:32) In altre parole, dice che dovremmo sostituire i sentimenti negativi e nocivi con altri positivi.
Quando nutriamo sentimenti positivi nei confronti di altri, che effetto ha su di noi? “L’affetto è un processo biologico”, scrive il dott. James Lynch nel suo libro The Broken Heart. “Il comando di ‘amare il prossimo come se stessi’ non è solo un comando di natura morale, è di natura fisiologica”. Riguardo ai vantaggi derivanti da queste relazioni costruttive, lo psichiatra Robert Taylor aggiunge: “Il fatto di sapere che c’è qualcuno a cui ci si può rivolgere in momenti di bisogno può dare un senso di sicurezza, ottimismo e speranza, sentimenti molto importanti che possono costituire dei grandi antidoti contro lo stress”. Perciò, mentre la medicina moderna può cercare di trovare dei rimedi per alcune di quelle che sono dette malattie psicosomatiche, i semplici comandi della Bibbia possono aiutare a impedire che insorgano. Chi è disposto a seguire le norme bibliche ne trarrà beneficio sia dal lato emotivo che da quello fisico.
Abitudini e vizi
Qualcos’altro che influisce sul nostro benessere emotivo e fisico è il modo in cui trattiamo il nostro corpo. Con un ragionevole sforzo da parte nostra — una corretta alimentazione, l’esercizio fisico e il riposo necessari, l’igiene personale, ecc. — il nostro organismo avrà cura di sé. Tuttavia, se ne abusiamo abitualmente, prima o poi cederà, e ne subiremo le conseguenze.
La Bibbia consiglia: “Purifichiamoci . . . da ogni contaminazione di carne e di spirito”. (2 Corinti 7:1) Come possiamo applicare questo consiglio, e quali benefici ne avremo? Considerate il seguente rapporto del Worldwatch Institute (che ha sede a Washington): “Il fumo è un’epidemia che si va espandendo al tasso del 2,1 per cento all’anno, più in fretta della popolazione mondiale. . . . L’aumento nel consumo di tabacco rallentò per breve tempo all’inizio degli anni ’80, primariamente per ragioni economiche, ma il rapido aumento sta riprendendo. Ora più di un miliardo di persone fumano, consumando quasi 5.000 miliardi di sigarette all’anno, in media più di mezzo pacchetto al giorno”.
Che effetto ha avuto questa ‘epidemia in espansione’? Il riquadro che accompagna l’articolo fornisce alcuni dati su cui riflettere. Non si tratta assolutamente di dati completi, ma una cosa è chiara: la dipendenza dal tabacco è sia forte che costosa. È un vizio impuro che danneggia la salute sia dei fumatori che di quelli che stanno loro intorno.
Che dire degli sforzi di togliersi il vizio? Malgrado tutte le campagne antifumo, il successo su scala mondiale è stato minimo. Questo perché la battaglia per vincere il vizio del tabacco è faticosa e difficile. Le ricerche mostrano che solo un fumatore su 4 riesce a togliersi il vizio. A quanto pare, tutti gli avvertimenti circa il fatto che il fumo mette a repentaglio la salute non sono un incentivo sufficiente.
Tuttavia il consiglio biblico citato sopra, insieme al comando dato ai cristiani di amare il prossimo come se stessi, ha spinto migliaia di persone che ora sono testimoni di Geova a smettere di fumare. Sia nelle Sale del Regno, dove si riuniscono per diverse ore ogni settimana, che alle loro assemblee, dove migliaia di essi si riuniscono per giorni, non ne vedrete neanche uno fumare. Essendo disposti ad accettare e seguire i comandi biblici hanno trovato la determinazione necessaria per riuscire dove altri hanno fallito.
Fra le pratiche nocive ci sono anche l’alcolismo e la tossicodipendenza, i rapporti sessuali promiscui con le letali malattie che possono conseguirne e una schiera di altri inquietanti problemi sanitari e sociali. Sebbene le autorità sanitarie abbiano difficoltà a risolvere questi problemi, riscontrerete che i consigli della Bibbia sono sia ragionevoli che pratici.a — Proverbi 20:1; Atti 15:20, 29; 1 Corinti 6:13, 18.
Quando le malattie non esisteranno più
Per quanto ci sforziamo di migliorare la nostra salute, rimane il triste fatto che al presente ci ammaliamo e moriamo. Tuttavia il Creatore dell’uomo, Geova Dio, non solo ci dice perché l’uomo si ammala e muore ma ci parla anche del tempo che presto verrà in cui tutte le malattie e perfino la morte saranno debellate. — Romani 5:12.
La profezia biblica riportata in Isaia 33:24 promette: “Nessun residente dirà: ‘Sono malato’”. Rivelazione 21:4 promette inoltre: “[Dio] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore”. Sì, il Creatore promette un nuovo mondo proprio qui sulla terra, dove l’umanità sarà elevata alla perfezione umana, e dove la famiglia umana scoppierà di salute e vivrà in eterno! — Isaia 65:17-25.
[Nota in calce]
a Per ulteriori informazioni, vedi il capitolo 10 del libro Come trovare la felicità, edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.
[Riquadro alle pagine 8 e 9]
Alimentazione e salute
“Se . . . non fumate o non bevete troppo, l’alimentazione che scegliete può influire a lungo termine sulla vostra salute più di qualsiasi altra azione compiate”. — Dott. C. Everett Koop, ex Surgeon general (la massima autorità americana in campo medico).
In anni recenti, gli esperti in materia di salute hanno parlato chiaramente degli effetti nocivi che hanno sulla salute certi aspetti dell’alimentazione nelle nazioni industrializzate. Oltre a richiamare l’attenzione su cose come tabacco, alcool, sale e zucchero, è stato dato particolare risalto al fatto che l’alimentazione di molti è troppo ricca di grassi e colesterolo e troppo povera di fibre.
“La cosa che causa maggiore preoccupazione”, prosegue il dott. Koop, “è il nostro eccessivo consumo di grassi dietetici e la relazione che c’è fra questo e il rischio di contrarre disturbi cronici come affezioni coronariche, alcuni tipi di tumore, diabete, alta pressione sanguigna, colpi apoplettici e obesità”. Analogamente, il chirurgo inglese dott. Denis Burkitt e altri hanno richiamato l’attenzione sul legame che c’è fra un’alimentazione povera di fibre e malattie delle coronarie, tumori all’intestino, disturbi gastrointestinali, diabete e altre malattie.
Il modo in cui l’alimentazione influisce sulla salute non è compreso in tutti i minimi particolari, né c’è completo accordo fra tutti gli esperti in materia di salute. Tuttavia ci sono alcuni fatti di carattere medico che meritano d’essere presi in considerazione.
Riducete l’assunzione di grassi
C’è un legame diretto fra un alto livello di colesterolo, un alcool di acido grasso, nel sangue e un alto rischio di contrarre una malattia cardiaca. Coloro che soffrono di disturbi cardiaci o che hanno avuto qualcuno in famiglia che ne soffriva e coloro che vogliono ridurre al minimo il rischio fanno bene a mantenere a un livello sicuro il colesterolo nel sangue. Cosa si può fare?
La prima linea di difesa solitamente raccomandata è quella di seguire un’alimentazione a basso contenuto di colesterolo, presente in tutti i cibi di provenienza animale, come carni, uova e latticini, ma non nei cibi vegetali. Da studi recenti, però, è emerso che il consumo di cibi ad alto contenuto di colesterolo, da solo, ha un effetto moderato sul livello di colesterolo nel sangue. Ma se l’alimentazione è ricca anche di grassi saturi (come grassi animali, grassi vegetali e olio di palma o di cocco), nella maggioranza delle persone il colesterolo nel sangue aumenta sensibilmente. Per questo oggigiorno si ripete di ‘ridurre l’assunzione di grassi’. Mangiate carne più magra e in minor quantità, scartate il grasso visibile, non mangiate la pelle del pollame e limitate il consumo di rossi d’uovo, latte intero, formaggi stagionati e cibi lavorati contenenti olio di palma o di cocco.
Mentre i grassi saturi tendono a far alzare il livello di colesterolo nel sangue, gli oli non saturi (d’oliva, di soia, di cartamo, di mais e altri oli vegetali), il pesce grasso e i crostacei hanno l’effetto esattamente opposto. Alcuni di essi possono anche far aumentare, relativamente parlando, la quantità di un colesterolo cosiddetto buono, HDL (lipoproteine a elevata densità), nel sangue o far diminuire il livello del colesterolo di tipo nocivo, LDL (lipoproteine a bassa densità).
Mangiate più fibre
Ridurre il consumo di grassi non basta. Nei cibi molto lavorati e raffinati — ricchissimi di fior di farina, zucchero, additivi chimici, ecc. — le fibre mancano del tutto. Ne risultano le cosiddette malattie dei paesi civilizzati: stitichezza, emorroidi, ernia, diverticolosi, tumori del colon e del retto, diabete, malattie cardiache e altre. “Gli uomini con un’alimentazione povera di fibre correvano un rischio tre volte maggiore di morire, per qualsiasi causa, rispetto agli uomini con un’alimentazione ricca di fibre”, dice un articolo del Lancet.
Le fibre svolgono un duplice ruolo. Assorbono l’acqua mentre avanzano nell’apparato digerente, e lo attraversano velocemente. Gli esperti in materia di salute ritengono che trasportino molti agenti nocivi e ne accelerino l’eliminazione dall’organismo. Si riscontra che alcune fibre solubili mantengono bassi i livelli di zucchero e di colesterolo LDL nel sangue, un grande vantaggio per diabetici e malati di cuore.
Come potete trarre beneficio da quello che ora sapete delle fibre? Se possibile, aumentate la quantità di frutta, verdura e cereali integrali che consumate. Passate dal pane bianco al pane integrale e includete cereali integrali nella vostra colazione. Anche i fagioli contengono molte fibre. E l’amido — contenuto in patate e riso — può avere proprietà antitumorali.
Naturalmente, ci sono molti altri aspetti dell’alimentazione che influiscono sulla salute. Tuttavia, due campi del regime alimentare a cui la maggioranza delle persone deve prestare urgente attenzione sono: ridurre l’assunzione di grassi e aumentare quella di fibre.
[Riquadro alle pagine 10 e 11]
Esercizio, forma fisica e salute
Da uno studio condotto nell’arco di 40 anni su circa 17.000 uomini è emerso che tra quelli che facevano anche solo un’ora o due la settimana di esercizi fisici (consumando circa 500 calorie) la mortalità era dal 15 al 20 per cento inferiore rispetto a quelli che non ne facevano affatto. Per chi faceva esercizi energici (bruciando 2.000 calorie la settimana) la mortalità era di un terzo inferiore. Altri studi sono pervenuti alla stessa conclusione: l’esercizio fisico regolare riduce il rischio di pressione sanguigna alta, malattie delle coronarie e forse anche tumori. L’esercizio fisico regolare aiuta anche a combattere il sovrappeso, la scarsa stima di sé, lo stress, l’ansia e la depressione.
La ragione per cui il regolare esercizio fisico apparentemente fa tutto questo è che aumenta la capacità e la resistenza fisica dell’individuo. In altre parole, l’esercizio regolare permette d’essere fisicamente in forma. Benché la buona forma fisica non garantisca buona salute, un corpo fisicamente in forma è meno soggetto ad ammalarsi. Si riprende anche più in fretta quando si ammala. Un fisico in forma contribuisce al benessere emotivo e mentale oltre a rallentare gli effetti dell’invecchiamento.
Quali esercizi fare e quanti?
Le domande che vengono solitamente fatte riguardo all’esercizio fisico sono: Che tipo di esercizi fare e quanti? Dipende dai risultati che si vogliono ottenere. Un atleta olimpionico deve allenarsi a lungo e strenuamente per mantenersi in forma. Per la maggioranza delle persone l’obiettivo può essere quello di dimagrire, acquistare la forma fisica, migliorare la propria salute o solo sentirsi bene. Per loro, come riconosce la maggioranza degli esperti, sono necessari da 20 a 30 minuti di esercizi tre volte la settimana per mantenersi in forma. Ma che tipo di esercizi?
Una buona forma fisica è condizionata da limiti individuali, età e resistenza, per cui l’esercizio dovrebbe mirare ad aumentare la frequenza del polso e il ritmo del respiro durante l’allenamento. Questo è ciò che viene comunemente chiamato esercizio aerobico. Correre, camminare di passo svelto, fare danza aerobica, saltare la corda, nuotare e andare in bicicletta sono forme comuni di esercizi aerobici, ciascuno con i suoi vantaggi e svantaggi in termini di comodità, costo degli impianti e delle attrezzature, probabilità di infortuni, e così via.
Altre forme di esercizio rassodano i muscoli e migliorano la forma del corpo. Fra questi ci sono allenamenti con attrezzi ginnici e pesi. Questi esercizi accrescono la forza e la resistenza fisica e possono migliorare sia il portamento che l’aspetto: tutti validi motivi per voler avere un corpo in buone condizioni fisiche.
Che dire degli esercizi di ginnastica che la maggioranza di noi ricorda anche troppo bene dai giorni della scuola? Ci facevano un gran bene, che a quell’epoca li apprezzassimo o no. Gli esercizi di stiramento dei muscoli (stretching), rotazione e torsione sciolgono il corpo. Saltare e scalciare aumenta la frequenza del polso. Flessioni ed esercizi alla sbarra rafforzano i muscoli. Il grande vantaggio dello “stretching” è che aiuta a mantenersi agili e attivi anche col passare degli anni.
Infine ci sono gli sport ricreativi: tennis, pallavolo, ping-pong, pattinaggio e molte altre attività. Il vantaggio di queste attività è che sono più divertenti di forme di esercizio monotone e possono quindi essere l’elemento necessario per indurre a fare esercizi regolari. Secondo la bravura e l’energia con cui ci si dedica ad esse, queste attività possono o meno richiedere lo sforzo prolungato richiesto da altre forme di esercizio. Ciò nondimeno, aiutano a mantenere il corpo in buone condizioni, migliorano la coordinazione dei movimenti e accrescono l’elasticità e l’agilità.
Con tante forme di esercizio tra cui scegliere, il segreto del successo sta nello sceglierne una, o più d’una, che vi piaccia. Questo vi aiuterà ad attenervi alle vostre intenzioni, dato che, secondo studi effettuati, dal 60 al 70 per cento degli adulti che cominciano a fare esercizi fisici smette entro un mese circa. Ricordate che è la regolarità degli esercizi, non solo la quantità, che conta. Impegnandovi in diversi tipi di esercizi in momenti diversi, svilupperete anche il vostro corpo in maniera più completa e la vostra forma fisica sarà migliore e più equilibrata.
La scelta degli esercizi dovrebbe essere fatta anche tenendo conto dell’età e delle generali condizioni di salute quando si comincia. Naturalmente, chi ha problemi di salute dovrebbe consultare il suo medico prima di intraprendere un programma di esercizi fisici. In qualsiasi caso, cominciate lentamente e accresceteli secondo il progresso che fate. Informatevi in merito al tipo di esercizi che scegliete — libri e istruzioni in materia non mancano — e trarrete dai vostri sforzi sia gioia che vantaggi.
[Riquadro a pagina 12]
Il costo del fumo
◻ Il tabacco causa più sofferenze e decessi tra gli adulti di qualsiasi altra sostanza tossica presente nell’ambiente.
◻ Il costo mondiale in termini di vite si avvicina ora ai due milioni e mezzo all’anno, quasi il 5 per cento di tutti i decessi.
◻ Le spese per la salute oltre alle perdite economiche oscillano [negli Stati Uniti] fra i 38 miliardi di dollari e i 95 miliardi di dollari, vale a dire da 1,25 a 3,15 dollari per pacchetto. Questi totali non comprendono il costo del tabacco: circa 30 miliardi di dollari all’anno.
◻ I fumatori passivi hanno forse il triplo delle probabilità di morire di cancro polmonare rispetto a quelle che avrebbero se non fossero esposti al fumo.
◻ Le madri che fumano riducono le capacità fisiche e mentali dei figli, e in molti paesi più di un quinto dei bambini è esposto in questo modo al fumo.