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  • Geova Dio, mia speranza e mia fiducia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 15/5 pp. 315-318

Geova Dio, mia speranza e mia fiducia

Narrato da Benno Burczyk

“POICHÉ tu sei la mia speranza, o Sovrano Signore Geova, la mia fiducia dalla mia giovinezza”. Le parole di questo salmo esprimono a meraviglia i miei sentimenti, poiché ho sinceramente creduto e confidato in Dio dall’infanzia, benché arrivassi a trent’anni prima di ottenere accurato intendimento delle sue meravigliose qualità e dei suoi amorevoli propositi per il genere umano. — Sal. 71:5.

Nacqui nell’anno 1889, settantanove anni fa, nel villaggio di Tannenberg, nei Monti Metalliferi della Sassonia, in Germania. Sia in casa che a scuola ricevetti un’educazione luterana, dove si dava grande importanza alla lettura della Bibbia e alla fiducia in Dio, e imparai da piccolo a pregare. Essendo molto delicato, a dodici anni i miei genitori mi mandarono a vivere e a lavorare con una coppia di contadini di mezz’età senza figli. Credevano devotamente in Dio e furono molto gentili con me. La mia giornata lavorativa cominciava alle cinque del mattino e continuava fino alle otto di sera sette giorni la settimana, comprese quattro ore di scuola, sei giorni su sette. Il mio unico svago era quello di suonare la fisarmonica quando ne avevo il tempo, essendo gli inni tra la musica che preferivo. Questa coppia con cui abitavo mi aiutò notevolmente a sperare e confidare in Dio.

Dopo quattro anni, nel 1905, andai nella città di Lipsia, ma la vita cittadina non mi rendeva felice. Volendo imparare la lingua francese, nella primavera del 1908 andai a Parigi, dove cominciai a lavorare in un ristorante. Ma a Parigi ero molto infelice. Mentre ero lì sentii parlare del Canada, un nuovo Paese con grandi possibilità, e così emigrai in quel Paese. In quei giorni il viaggio da Le Havre, in Francia, a Quebec, nel Canada, in terza classe, costava solo 140 franchi o 17.300 lire. Lì trovai lavoro presso una famiglia inglese di contadini del Quebec e mi unii alla loro chiesa.

Nell’anno 1910 ricevetti una lettera e un articolo di giornale dai miei genitori in Germania che mi diceva che dovevo essere processato dalla corte marziale dell’esercito tedesco perché non ero tornato in Germania a fare il servizio militare. A causa di ciò il contadino per cui lavoravo mi consigliò di prendere la cittadinanza canadese onde essere esente dall’obbligo di tornare in Germania per il servizio militare, ciò che feci. Quando scoppiò la prima guerra mondiale, i contadini non potevano proprio capire perché le persone delle nazioni cristiane si odiassero e uccidessero a quel modo, ma i predicatori dicevano loro che era volontà di Dio combattere per il proprio Paese. Durante questa guerra, nel 1917, essendo cittadino canadese, fui arruolato nell’esercito canadese o inglese. A quell’epoca ricevetti una lettera di mio padre tramite la Croce Rossa nella quale mi diceva che egli era di guarnigione a Lilla, in Francia, di fronte all’esercito inglese. Non volendo trovarmi a cercar di uccidere il mio proprio padre, mi dichiarai contrario alla guerra, e il governo canadese mi concesse l’esenzione militare.

Nel novembre del 1918, dopo circa dieci anni di vita al podere sentii il bisogno di un cambiamento. Gli occhi del vecchio contadino si riempirono di lagrime quando lo salutai dopo aver lavorato per lui e con lui durante quegli anni.

QUELLO CHE VOLEVO!

Andai a ovest nell’Ontario, e cominciai a lavorare in una fabbrica, ma nemmeno lì trovai la felicità. Non riuscendo a trovare una casa dove alloggiare, dormivo in un luogo e mangiavo nei ristoranti. La città non faceva per me. Scrissi dunque al governo canadese di Ottawa, chiedendo la concessione di 160 acri di terreno che si offrivano ai colonizzatori. Il governo mi rispose subito inviandomi tutte le carte e le istruzioni necessarie. Comunque, quasi nello stesso tempo un uomo anziano che lavorava nella stessa fabbrica aveva udito che cercavo una casa in cui alloggiare, ed egli venne da me e con voce molto amorevole disse: “Vieni a casa nostra!” Quella fu la più bella e più grande e miglior cosa che mai mi fosse accaduta. Perché? Perché era la casa di uno Studente Biblico cristiano pienamente dedicato, come si chiamavano in quei giorni i testimoni di Geova. Fu l’inizio della vera vita e della vera felicità per me. Avvenne tutto in modo così rapido e impetuoso. Smisi subito d’esser membro della Chiesa Luterana dov’ero insegnante della scuola domenicale e abbandonai pure l’idea di stabilirmi in una concessione di terreno di 160 acri. La Parola di verità di Dio e la sua opera erano ora per me le cose più importanti.

La verità della Parola di Dio spiegatami da questi Studenti Biblici era del tutto ragionevole e soddisfacente. Mostrava che il nostro caro Padre celeste era così amorevole e benigno che a volte lagrime di gratitudine mi salivano agli occhi mentre lo pregavo. Questo era quello che volevo! Ora ero soddisfatto! Non cercavo più qualcosa, non speravo più in qualcosa, senza sapere realmente che cosa, come quando facevo continui cambiamenti nella mia vita. Ora era tutto così chiaro: Le nazioni belligeranti non erano cristiane come asserivano d’essere; la Parola di Dio, la Bibbia, lo mostrava chiaramente. Infatti, il nostro caro Signore Gesù, additando le cose che accadevano su questa terra dal 1914, disse: “Quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”. (Luca 21:31) Nel medesimo tempo era offerta una meravigliosa speranza celeste, d’essere uno del rimanente che avrebbe completato il numero di 144.000 chiamati dalla razza umana per regnare ed essere sacerdoti con Gesù Cristo, secondo la descrizione di Rivelazione 14:1-3; e 20:5, 6, e che il nostro caro Signore Gesù chiama suoi fratelli, in Matteo 25:40, 45.

Nel novembre del 1919 mi dedicai a fare la volontà di Dio e mi battezzai. C’era tanto da fare nell’opera di Dio, e mi sentivo come il profeta Isaia quando disse: “Eccomi! Manda me”. (Isa. 6:8) Avevo molta lettura e molto studio della Bibbia da fare con l’aiuto della letteratura biblica, poiché c’era tanto da imparare. La congregazione locale aveva bisogno di aiuto, e si doveva compiere la testimonianza di casa in casa. A quel tempo eravamo occupati a ottenere abbonamenti alla rivista L’Età d’Oro, ora Svegliatevi! Affittammo un teatro per una rappresentazione molto interessante, consistente di diapositive e pellicole, detta “Fotodramma della Creazione”. Affittammo anche sale per tenere una conferenza biblica che additava il regno di Dio e annunciava che “milioni ora viventi non morranno mai”. In tutto questo tempo mi sostenni lavorando per una ditta di pneumatici.

Nel 1922 volli assistere al grande congresso degli Studenti Biblici di Cedar Point, nell’Ohio, U.S.A. Ma quando chiesi un permesso per assistere a questo congresso, il mio datore di lavoro mi disse di non potermelo concedere perché avrebbe dovuto assumere qualcun altro per fare il mio lavoro. Gli dissi: “Benissimo, rinuncio al mio impiego”, e vi rinunciai. Non provai nessun rammarico, poiché quel congresso fu veramente un grande banchetto di cibo spirituale e segnò una pietra miliare per il popolo di Geova. A quel tempo feci domanda per servire alla sede centrale della Società Torre di Guardia a Brooklyn, New York. Essendo celibe e libero, sentivo di poter fare di più.

Agli inizi del 1923 la Società Torre di Guardia chiese dei volontari per intraprendere l’opera di testimonianza del regno di Dio nel Quebec. Poiché avevo imparato un po’ di francese a Parigi, mi offrii volontario e due altri giovani Studenti Biblici canadesi, i fratelli Deachman e Robinson, si unirono a me. Lavorammo come predicatori in servizio continuo o colportori, come si chiamavano in quei giorni. Dopo aver dato testimonianza in città come Joliette, Grand’Mère e Shawinigan Falls e nelle zone rurali per circa sei mesi, ricevetti dalla sede della Società Torre di Guardia a Brooklyn una lettera che mi diceva di andare a lavorare alla sede di Brooklyn per un periodo di due mesi. Avevo completamente dimenticato la mia domanda per compiere tale servizio, e non volendo ora abbandonare i miei due compagni, scrissi alla Società che non potevo andare, spiegandone il perché. La Società non accettò la mia risposta negativa, ma rispose con un telegramma dicendo di andare subito. Tutt’e tre decidemmo che la miglior cosa ch’io potessi fare era di andare e di tornare dopo quei due mesi di lavoro. Verso il 1º ottobre 1923 andai a Brooklyn.

SERVIZIO ALLA BETEL

Il mio immediato lavoro fu di aiutare a costruire la radiostazione WBBR della Società a Staten Island. Ma quando il lavoro fu terminato venni invitato a dare una mano nell’impianto tipografico della Società a 18 Concord Street. Sebbene intendessi tornare nel Canada e raggiungere i miei due compagni colportori, considerai questa indicazione di lavorare nell’impianto tipografico della Società come volontà di Dio per me, e col passar degli anni vi è stata per certo la benedizione di Dio.

Il mio lavoro nella legatoria consisteva nell’imprimere o stampare le lettere dorate sulle copertine di libri come i sette volumi degli Studi sulle Scritture, L’arpa di Dio, Liberazione e Creazione (inglese). Quando ebbe inizio l’opera di predicazione con l’uso dei fonografi alle porte, mi fu affidata la direzione del lavoro di costruzione dei fonografi. Quando questo metodo di predicazione cessò, tornai a imprimere le copertine dei libri. Dopo aver svolto per circa trent’anni quest’attività mi fu cambiato lavoro, ed esso venne affidato a fratelli più giovani. Ora lavoro nel reparto spedizioni per l’esportazione, dove c’è sempre molto da fare. È una grande gioia per me inviare letteratura biblica e molte altre cose come i dischi fonografici dei nostri nuovi cantici del Regno ai nostri cari fratelli in tutta la terra.

Mentre la mia attività nello stabilimento è stata negli scorsi quarantacinque anni la mia principale gioia, ho provato anche molto piacere e molta felicità partecipando con tutti gli altri Testimoni cristiani alle attività di congregazione e al ministero di campo, e assistendo a grandi assemblee. Per un certo numero d’anni ebbi il privilegio d’essere sorvegliante della congregazione tedesca dei testimoni di Geova a Brooklyn. Ma al principio degli anni trenta le congregazioni di lingua straniera furono in massima parte sciolte, per incoraggiare gli immigranti a imparare e parlare la lingua inglese.

Da circa quindici anni sono associato a una delle congregazioni che si riuniscono nella Sala del Regno situata in uno degli edifici della stamperia della Società a Brooklyn. Abbiamo visto un continuo aumento, e dal nostro aumento si sono formate parecchie congregazioni in questo tempo. Recentemente ci siamo trasferiti nella nuova Sala del Regno che si trova nel più nuovo edificio della stamperia della Società a Brooklyn, e che bella Sala del Regno! Se venite a visitare l’impianto tipografico della Società a Brooklyn, non mancate di vedere questa Sala del Regno!

Il territorio in cui svolgo il ministero di campo non è lontano dalla Betel, dove abito. L’unico modo per arrivare in questo territorio è quello di camminare, e impiego circa mezz’ora all’andata e al ritorno. Ma ne sono molto felice, poiché camminare fa molto bene alla salute. Le persone che vi incontro sono principalmente famiglie di negri a basso reddito, che pure costituiscono la maggior parte della congregazione di Fort Greene a cui sono associato. Considero un grande privilegio dare testimonianza a queste umili persone e servire con loro. Sono molto felice d’essere con loro. L’amore cristiano ci unisce tutti come fratelli e sorelle, come anche il nostro caro Signore Gesù disse che sarebbe avvenuto fra i suoi veri seguaci. — Giov. 13:34, 35.

Vorrei anche menzionare la volta che la Società Torre di Guardia dispose che tutti quelli che servivano alla sede centrale da vent’anni o più partecipassero alle assemblee europee nel 1955. Facemmo un piacevolissimo viaggio attraverso l’Oceano Atlantico su navi noleggiate, e potemmo assistere alle assemblee di Londra, Parigi, Roma e Norimberga. Ebbi il privilegio e la gioia di fare un breve discorso in lingua tedesca all’assemblea di Norimberga davanti a un uditorio di oltre 93.000 Testimoni. Non tornavo in Germania da quando ne ero partito nel 1908 per andare a Parigi.

ATTIVO E FELICE

Sebbene ora abbia settantanove anni, sono in grado di lavorare, cinque giorni e mezzo la settimana. Mentre riservo le mie serate allo studio personale e a frequentare le adunanze di congregazione, faccio ancora in modo di partecipare al ministero di campo ogni domenica, andando a recare di porta in porta la buona notizia del regno di Dio, facendo visite ulteriori e assistendo i nuovi in questa benedetta opera.

Ogni giorno chiedo in preghiera al nostro Padre celeste aiuto e sapienza per tenermi spiritualmente nonché fisicamente sano e forte al fine di poter continuare a fare la sua santa volontà. Negli scorsi quarantanove anni che ho dedicati al servizio di Geova ho avuto una vita felice, soddisfacente e benedetta. E con l’immeritata benignità di Geova attendo di continuare il servizio in suo onore e alla sua gloria e per la benedizione del suo popolo. Quando gli Israeliti ricostruivano Gerusalemme nel 455 a.E.V., al tempo di Neemia, incontrarono molta opposizione, ma Neemia li rafforzò, dicendo: “La gioia di Geova è la vostra fortezza”. Questa gioia di Geova mi aiuta a continuare il buon combattimento della fede, in attesa del tempo in cui i nemici di Geova non saranno più e tutta la terra sarà ripiena della sua gloria. — Neem. 8:10; Num. 14:21.

Veramente, ripensando alla mia vita posso dire che Geova Dio, mio Sovrano Signore, è stato davvero la mia fiducia sin dalla mia giovinezza.

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