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Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
Marco

VANGELO SECONDO MARCO

1 Principio della buona notizia riguardo a Gesù Cristo, il Figlio di Dio. 2 Nel libro del profeta Isaia è scritto: “(Ecco, io mando davanti a te* il mio messaggero, il quale preparerà la tua via.)+ 3 Voce di uno che grida nel deserto: ‘Preparate la via di Geova! Rendete diritte le sue strade’”.+ 4 Proprio come fu scritto, Giovanni il Battezzatore era nel deserto e predicava il battesimo in simbolo di pentimento per il perdono dei peccati.+ 5 E tutti quelli del territorio della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme andavano da Giovanni, ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando apertamente i loro peccati.+ 6 Giovanni era vestito di pelo di cammello e portava una cintura di cuoio intorno alla vita;+ mangiava locuste+ e miele selvatico.+ 7 E predicava: “Dopo di me verrà uno più forte di me, e io non sono degno di chinarmi a sciogliergli i lacci dei sandali.+ 8 Io vi ho battezzato con acqua, ma lui vi battezzerà con spirito santo”.+

9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.+ 10 Immediatamente, uscendo dall’acqua, vide i cieli dividersi e lo spirito scendere su di lui come una colomba.+ 11 E dai cieli venne una voce: “Tu sei mio Figlio, il mio amato Figlio. Io ti ho approvato”.+

12 Subito lo spirito lo spinse ad andare nel deserto. 13 Lui rimase nel deserto per 40 giorni, e là fu tentato da Satana.+ Era con gli animali selvatici, e gli angeli lo servivano.+

14 Dopo che Giovanni fu arrestato,+ Gesù andò in Galilea,+ predicando la buona notizia di Dio+ 15 e dicendo: “Il tempo stabilito è arrivato e il Regno di Dio si è avvicinato. Pentitevi+ e abbiate fede nella buona notizia”.

16 Mentre camminava lungo il Mar di Galilea, vide Simone e suo fratello Andrea+ che gettavano le reti in mare;+ erano infatti pescatori.+ 17 Gesù disse loro: “Seguitemi, e vi farò pescatori di uomini”.*+ 18 Subito abbandonarono le reti e lo seguirono.+ 19 Andando un po’ più avanti, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e suo fratello Giovanni che erano nella barca a riparare le reti,+ 20 e immediatamente li chiamò. Questi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con gli uomini che lavoravano per lui e seguirono Gesù. 21 E giunsero a Capèrnaum.

Il Sabato entrò subito nella sinagoga e si mise a insegnare.+ 22 E si stupivano del suo modo d’insegnare, perché insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.+ 23 Proprio in quel momento c’era nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito impuro, il quale gridò: 24 “Che cosa vuoi da noi, Gesù il Nazareno?+ Sei venuto a distruggerci? So esattamente chi sei: il Santo di Dio!”+ 25 Ma Gesù lo rimproverò dicendo: “Taci, ed esci da lui!” 26 E lo spirito impuro, dopo aver fatto venire all’uomo le convulsioni e aver gridato molto forte, uscì da lui.+ 27 E tutti erano così meravigliati che cominciarono a parlarne fra di loro, dicendo: “Che cos’è questo? È un nuovo insegnamento! Dà ordini con autorità anche agli spiriti impuri, e questi gli ubbidiscono”. 28 E la sua fama si diffuse velocemente in ogni direzione nell’intera regione della Galilea.

29 Usciti dalla sinagoga, andarono a casa di Simone e Andrea, insieme a Giacomo e Giovanni.+ 30 La suocera di Simone+ era a letto con la febbre, e subito ne parlarono a Gesù. 31 Lui si avvicinò alla donna, le prese la mano e la fece alzare. La febbre sparì, e lei si mise a servirli.

32 Venuta la sera, dopo che il sole era tramontato, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati;+ 33 l’intera città si era radunata davanti alla porta della casa. 34 Lui guarì molti che soffrivano di varie malattie+ ed espulse molti demòni,+ ai quali però non permetteva di parlare, perché sapevano che era Cristo.+

35 La mattina presto, mentre era ancora buio, si alzò e uscì per andare in un posto isolato, e là si mise a pregare.+ 36 Comunque, Simone e quelli che erano con lui andarono a cercarlo 37 e, quando lo trovarono, gli dissero: “Tutti ti cercano”. 38 Ma lui disse loro: “Andiamo altrove, nei villaggi vicini, così che io predichi anche là, perché è per questo che sono venuto”.+ 39 E percorse tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe ed espellendo i demòni.+

40 E venne da lui un lebbroso, che lo supplicò in ginocchio dicendogli: “Se tu vuoi, puoi purificarmi”.+ 41 Allora Gesù, mosso a compassione,+ stese la mano e lo toccò dicendogli: “Lo voglio! Sii purificato”.+ 42 Immediatamente la lebbra sparì e l’uomo fu purificato. 43 Subito Gesù lo mandò via dandogli questi severi avvertimenti: 44 “Bada di non dire niente a nessuno, ma va’, mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha stabilito,+ perché serva di testimonianza”.*+ 45 Ma, dopo essersene andato, l’uomo cominciò a parlarne pubblicamente e a diffonderne la notizia, tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in nessuna città, ma se ne stava fuori in posti isolati. Nonostante ciò venivano da lui da ogni parte.+

2 Comunque, alcuni giorni dopo entrò di nuovo a Capèrnaum e si sparse la voce che era a casa.+ 2 Quindi si radunarono così tante persone che non c’era più posto, nemmeno davanti alla porta, e lui annunciava loro la parola.+ 3 E gli portarono un paralitico, trasportato da quattro uomini.+ 4 Ma non riuscendo a farlo arrivare fino a Gesù a causa della folla, scoperchiarono il tetto sopra al punto in cui lui si trovava e, dall’apertura che avevano praticato, calarono la barella sulla quale era steso il paralitico. 5 Vedendo la loro fede,+ Gesù disse al paralitico: “Figlio, i tuoi peccati sono perdonati”.+ 6 Seduti là c’erano alcuni scribi, che ragionavano in cuor loro:+ 7 “Perché quest’uomo parla così? Sta bestemmiando.+ Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?”+ 8 Ma mediante il suo spirito Gesù comprese immediatamente che stavano ragionando fra sé in quel modo, perciò disse loro: “Perché fate questi ragionamenti nel vostro cuore?+ 9 È più facile dire al paralitico: ‘I tuoi peccati sono perdonati’, oppure: ‘Alzati, prendi la tua barella e cammina’? 10 Ma perché sappiate che il Figlio dell’uomo+ ha l’autorità di perdonare i peccati sulla terra.⁠.⁠.”+ — rivolto al paralitico proseguì — 11 “io ti dico: ‘Alzati, prendi la tua barella e va’ a casa’”. 12 Allora l’uomo si alzò, prese immediatamente la sua barella e se ne andò davanti a tutti, così che tutti erano meravigliati e glorificavano Dio, dicendo: “Non abbiamo mai visto una cosa del genere!”+

13 Gesù andò di nuovo lungo il mare; tutta la folla venne da lui, e lui si mise a insegnare loro. 14 E mentre passava, vide Levi, il figlio di Alfèo, seduto nell’ufficio delle tasse e gli disse: “Sii mio discepolo”. E lui si alzò e lo seguì.+ 15 Più tardi Gesù era a tavola in casa di Levi, e tanti esattori di tasse e peccatori mangiavano con lui e con i suoi discepoli; erano infatti molti quelli che lo seguivano.+ 16 Ma vedendo che mangiava con i peccatori e con gli esattori di tasse, gli scribi dei farisei dissero ai suoi discepoli: “Mangia con esattori di tasse e peccatori?” 17 Gesù li sentì e disse loro: “Non sono quelli che stanno bene ad avere bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.+

18 I discepoli di Giovanni e i farisei osservavano il digiuno. Quindi avvicinarono Gesù e gli chiesero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei osservano il digiuno, mentre i tuoi discepoli no?”+ 19 Lui rispose: “Mentre lo sposo+ è con loro, gli amici dello sposo non hanno motivo di digiunare, vero? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.+ 20 Ma verranno i giorni in cui lo sposo non sarà più con loro;*+ sarà in quel tempo che digiuneranno. 21 Nessuno cuce una toppa di stoffa nuova su un vestito vecchio, altrimenti la stoffa nuova lacererebbe la vecchia e lo strappo diventerebbe peggiore.+ 22 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino romperebbe gli otri, e si perderebbero sia il vino che gli otri. Ma il vino nuovo si mette in otri nuovi”.

23 Un Sabato Gesù stava attraversando dei campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere delle spighe.+ 24 Allora i farisei gli dissero: “Guarda! Perché fanno ciò che non è lecito fare di Sabato?” 25 Ma lui disse loro: “Non avete mai letto cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi uomini ebbero fame?+ 26 Secondo il racconto relativo al capo sacerdote Abiatàr,+ entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che nessuno è autorizzato a mangiare se non i sacerdoti,+ e ne diede anche ai suoi uomini”. 27 E aggiunse: “Il Sabato è stato fatto per l’uomo,+ e non l’uomo per il Sabato. 28 Quindi il Figlio dell’uomo è Signore anche del Sabato”.+

3 Entrò di nuovo in una sinagoga, e là c’era un uomo con una mano paralizzata.*+ 2 E stavano lì a guardare per vedere se lo avrebbe guarito di Sabato, per poterlo accusare.+ 3 Lui disse all’uomo con la mano paralizzata:* “Alzati e vieni qui al centro”. 4 Poi domandò loro: “È lecito di Sabato fare del bene o del male, salvare una vita o porle fine?”+ Ma loro rimasero in silenzio. 5 Dopo averli guardati con indignazione, molto addolorato per l’insensibilità dei loro cuori,+ disse all’uomo: “Stendi la mano”. Lui la stese, e la sua mano guarì. 6 Allora i farisei uscirono e insieme ai sostenitori di Erode+ iniziarono immediatamente a cospirare contro di lui per ucciderlo.

7 Gesù, intanto, se ne andò con i suoi discepoli verso il mare, e tantissimi dalla Galilea e dalla Giudea lo seguirono.+ 8 Sentite le molte cose che faceva, tantissimi vennero da lui anche da Gerusalemme, dall’Idumèa, dall’altro lato del Giordano e dai dintorni di Tiro e Sidóne. 9 E lui disse ai suoi discepoli di tenere una piccola barca a sua disposizione, così che la folla non premesse su di lui. 10 Infatti, dato che guariva molti, tutti quelli che avevano gravi malattie si accalcavano intorno a lui per toccarlo.+ 11 Anche gli spiriti impuri,+ quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi e gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio!”+ 12 Ma lui ordinò loro ripetutamente e con severità di non rivelare chi era.+

13 Salì poi su un monte, chiamò a sé quelli che aveva scelto,+ e loro andarono da lui.+ 14 Così formò* un gruppo di 12 uomini, ai quali diede il nome di apostoli, perché lo accompagnassero, fossero da lui mandati a predicare+ 15 e avessero l’autorità di espellere demòni.+

16 Ed ecco il gruppo di 12+ che formò:* Simone (al quale diede anche il nome di Pietro),+ 17 Giacomo figlio di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo (ai quali diede anche il nome di Boanèrghes, che significa “figli del tuono”),+ 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo,+ Matteo, Tommaso, Giacomo figlio di Alfèo, Taddèo, Simone il cananeo 19 e Giuda Iscariota, che poi lo tradì.

Quindi entrò in una casa, 20 e ancora una volta si radunò una folla tale che non riuscivano neanche a mangiare.+ 21 Quando i suoi parenti lo vennero a sapere, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.+ 22 E gli scribi scesi da Gerusalemme dicevano: “È posseduto da Beelzebùb, ed espelle i demòni per mezzo del capo dei demòni”.+ 23 Gesù allora li chiamò a sé e, servendosi di parabole, disse loro: “Come può Satana espellere Satana? 24 Se un regno si divide al suo interno, quel regno non può restare in piedi;+ 25 e se una casa si divide al suo interno, quella casa non può restare in piedi. 26 E se Satana si è ribellato contro sé stesso ed è diviso, non può durare, ma sta per giungere alla fine. 27 Infatti, nessuno che sia entrato nella casa di un uomo forte può rubarne i beni se prima non lo lega. Solo allora gli potrà saccheggiare la casa. 28 In verità vi dico che ai figli degli uomini sarà perdonata ogni cosa, indipendentemente dai peccati che avranno commesso e dalle bestemmie che avranno detto; 29 ma chi bestemmia contro lo spirito santo non sarà mai perdonato:+ è colpevole di peccato eterno”.+ 30 Parlò così perché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.+

31 E arrivarono sua madre e i suoi fratelli,+ che, restando fuori, lo mandarono a chiamare.+ 32 Intorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e chiedono di te”.+ 33 Ma lui rispose loro: “Chi sono mia madre e i miei fratelli?”+ 34 Poi, guardando verso quelli che gli sedevano attorno in cerchio, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli!+ 35 Chiunque fa la volontà di Dio mi è fratello, sorella e madre”.+

4 Si mise di nuovo a insegnare lungo il mare, e attorno a lui si radunò una grandissima folla. Lui perciò salì su una barca e vi si mise a sedere. Era scostato dalla riva, mentre tutta la folla si trovava a terra, sulla spiaggia.+ 2 E insegnava loro molte cose servendosi di parabole+ e, mentre insegnava, disse loro:+ 3 “Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì per seminare.+ 4 Mentre seminava, alcuni semi caddero lungo la strada, e vennero gli uccelli e li mangiarono.+ 5 Altri caddero in un luogo roccioso dove non c’era molto terreno e subito germogliarono perché il terreno non era profondo.+ 6 Ma quando il sole si alzò bruciò i germogli e, siccome non avevano radici, si seccarono. 7 Altri semi caddero fra le spine, e le spine crebbero e li soffocarono, ed essi non diedero frutto.+ 8 Ma altri ancora caddero sul terreno eccellente e, una volta spuntati e cresciuti, iniziarono a dare frutto: produssero 30, 60 e 100 volte tanto”.+ 9 E aggiunse: “Chi ha orecchi per ascoltare ascolti”.+

10 Quando la folla andò via, quelli che gli stavano intorno insieme ai Dodici gli fecero delle domande sulle parabole.+ 11 Lui disse loro: “A voi è stato dato il sacro segreto+ del Regno di Dio, ma per quelli di fuori ogni cosa è in parabole,+ 12 così che guardino, ma senza vedere, e odano, ma senza capire, e non si convertano né ricevano il perdono”.+ 13 Inoltre disse loro: “Se non capite questa parabola, come capirete tutte le altre?

14 “Il seminatore semina la parola.+ 15 Quelli lungo la strada sono coloro in cui è seminata la parola, ma appena l’hanno udita viene Satana+ e porta via la parola seminata in loro.+ 16 Similmente, quelli seminati in un luogo roccioso sono coloro che, appena odono la parola, l’accettano con gioia.+ 17 Tuttavia non hanno radici in sé, ma durano per un po’ e, appena sorge la tribolazione o la persecuzione a motivo della parola, vengono meno. 18 Ci sono altri ancora che sono seminati fra le spine. Questi sono coloro che hanno udito la parola,+ 19 ma le preoccupazioni+ di questo sistema di cose, il fascino ingannevole delle ricchezze*+ e il desiderio+ di qualsiasi altra cosa si insinuano e soffocano la parola, e questa diventa infruttuosa. 20 Infine, quelli seminati sul terreno eccellente sono coloro che ascoltano la parola, l’accettano e portano frutto, 30, 60 e 100 volte tanto”.+

21 E aggiunse: “Non si prende una lampada per metterla sotto un recipiente o sotto il letto, vero? La si prende per metterla su un piedistallo,+ giusto? 22 Non c’è infatti niente di nascosto che non sarà rivelato, e non c’è nulla di accuratamente occultato che non verrà allo scoperto.+ 23 Chi ha orecchi per ascoltare ascolti”.+

24 E continuò dicendo loro: “Prestate attenzione a quello che state ascoltando.+ Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà aggiunto dell’altro. 25 Infatti a chi ha sarà dato dell’altro,+ ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”.+

26 E proseguì: “Il Regno di Dio è come quando un uomo sparge semi sul terreno. 27 L’uomo di notte dorme e di giorno si alza; intanto i semi germogliano e crescono, ma lui non sa esattamente come. 28 In modo spontaneo il terreno dà gradualmente frutto: prima lo stelo, poi la spiga e infine il chicco maturo nella spiga. 29 Ma appena la messe è pronta, l’uomo mette mano alla falce, perché è arrivato il tempo della mietitura”.

30 E aggiunse: “A che cosa possiamo paragonare il Regno di Dio, o con quale parabola possiamo spiegarlo? 31 È simile a un granello di senape che, quando viene seminato nel terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra.+ 32 Ma quando è stato seminato, cresce e diventa più grande di tutte le altre piante dell’orto, e mette grandi rami, tanto che alla sua ombra gli uccelli del cielo possono trovare riparo”.

33 Usando parabole+ di questo tipo annunciava loro la parola, in base a quello che erano in grado di capire. 34 In effetti, senza parabole non parlava loro, ma ai suoi discepoli spiegava ogni cosa in privato.+

35 Quello stesso giorno, venuta la sera, disse loro: “Andiamo sull’altra riva”.+ 36 E, dopo aver congedato la folla, lo presero così com’era nella barca, e c’erano anche altre barche con lui.+ 37 Ora si scatenò una grande e violenta burrasca, e le onde si riversavano nella barca, tanto che questa stava quasi per essere sommersa.+ 38 Ma lui era a poppa e dormiva su un cuscino. Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che stiamo per morire?” 39 Lui si alzò, rimproverò il vento e disse al mare: “Taci! Calmati!”+ E il vento si placò, e si fece una grande calma.+ 40 Poi disse loro: “Perché avete così tanta paura? Non avete ancora fede?” 41 Loro però, molto spaventati, si dicevano l’un l’altro: “Chi è veramente quest’uomo? Gli ubbidiscono addirittura il vento e il mare!”+

5 E arrivarono all’altra riva del mare, nella regione dei geraseni.+ 2 Non appena Gesù scese dalla barca, un uomo posseduto da uno spirito impuro gli andò incontro dalle tombe. 3 Aveva la sua dimora fra le tombe, e fino ad allora nessuno era riuscito a tenerlo legato, nemmeno con una catena. 4 Era stato spesso legato con ferri e catene, ma aveva rotto le catene e fatto a pezzi i ferri; nessuno aveva avuto la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, stava fra le tombe e sui monti, gridando e lacerandosi con pietre. 6 Ma, vedendo Gesù da lontano, corse a inchinarsi davanti a lui.+ 7 Quindi a gran voce gridò: “Che cosa vuoi da me, Gesù, Figlio dell’Iddio Altissimo? Giurami su Dio che non mi tormenterai”.+ 8 Gesù infatti gli aveva detto: “Esci da quest’uomo, spirito impuro!”+ 9 Poi Gesù gli chiese: “Qual è il tuo nome?” Lui rispose: “Il mio nome è Legione, perché siamo molti”. 10 E continuò a supplicarlo di non mandare gli spiriti fuori da quella regione.+

11 Dato che là, sulle pendici del monte, c’era un grande branco di porci+ che pascolava,+ 12 gli spiriti lo supplicarono, dicendo: “Mandaci nei porci: facci entrare dentro di loro”. 13 Gesù acconsentì. Quindi gli spiriti impuri uscirono, ed entrarono nei porci. Il branco si lanciò dal precipizio* giù nel mare: erano circa 2.000, e annegarono tutti. 14 Allora i guardiani dei porci fuggirono e raccontarono il fatto in città e nelle campagne, e la gente venne a vedere che cosa era successo.+ 15 Arrivati da Gesù, videro l’indemoniato — quello che era stato posseduto dalla legione — seduto, vestito e in sé. Allora si spaventarono. 16 E quelli che avevano visto l’accaduto raccontarono loro cosa era successo all’indemoniato e ai porci. 17 Essi cominciarono quindi a supplicarlo di andare via dalla loro regione.+

18 Mentre Gesù saliva in barca, l’uomo che era stato indemoniato lo supplicava di poter andare con lui.+ 19 Comunque Gesù non glielo permise; gli disse invece: “Va’ a casa dai tuoi parenti, e racconta loro tutte le cose che Geova ha fatto per te e la misericordia che ti ha mostrato”. 20 L’uomo se ne andò e si mise a proclamare nella Decàpoli tutte le cose che Gesù aveva fatto per lui, e tutti si meravigliavano.

21 Gesù passò di nuovo in barca alla sponda opposta e, quando fu sulla riva, si radunò attorno a lui una gran folla.+ 22 Uno dei capi della sinagoga, di nome Iàiro,* si avvicinò e, quando lo vide, si gettò ai suoi piedi+ 23 e lo supplicò con insistenza, dicendo: “La mia bambina sta morendo. Vieni, ti prego, e poni le mani su di lei,+ così che guarisca e continui a vivere”. 24 Allora Gesù andò con lui, e una gran folla lo seguiva e gli si accalcava intorno.

25 Ora c’era una donna che da 12 anni aveva una perdita di sangue.+ 26 Aveva sofferto tanto sottoponendosi alle cure di molti medici e aveva speso tutto ciò che aveva, ma anziché stare meglio era peggiorata. 27 Avendo sentito parlare di Gesù, gli si avvicinò da dietro tra la folla e gli toccò il mantello;+ 28 diceva infatti: “Se riesco anche solo a toccare le sue vesti guarirò”.*+ 29 In quell’istante la sua perdita di sangue si fermò, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quella dolorosa malattia.

30 Immediatamente Gesù percepì che della potenza+ era uscita da lui; allora si voltò in mezzo alla folla e chiese: “Chi mi ha toccato le vesti?”+ 31 I suoi discepoli gli dissero: “Con questa folla accalcata intorno a te chiedi: ‘Chi mi ha toccato?’” 32 Ma lui si guardava intorno per vedere chi era stato. 33 La donna, spaventata e tremante, sapendo che cosa le era successo, si fece avanti e si gettò ai suoi piedi dicendogli tutta la verità. 34 Lui le disse: “Figlia, la tua fede ti ha sanato.* Va’ in pace,+ guarita dalla tua dolorosa malattia”.+

35 Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga arrivarono alcuni uomini, che dissero: “Tua figlia è morta! Perché disturbare ancora il Maestro?”+ 36 Ma Gesù li sentì e disse al capo della sinagoga: “Non aver paura.* Solo esercita fede”.+ 37 E non permise a nessuno di seguirlo, all’infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni fratello di Giacomo.+

38 Quando arrivarono alla casa del capo della sinagoga, Gesù vi trovò confusione e gente che piangeva e gridava forte.+ 39 Una volta entrato, disse: “Perché piangete e fate tutta questa confusione? La ragazzina non è morta, ma dorme”.+ 40 Allora si misero a ridere di lui con disprezzo. Ma Gesù, dopo aver mandato tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della ragazzina e i discepoli che erano con lui, ed entrò dove si trovava la ragazzina. 41 E, presa la mano della ragazzina, le disse: “Talità cùmi”, che tradotto significa: “Bambina, ti dico, alzati!”+ 42 Immediatamente la ragazzina si alzò e si mise a camminare. (Aveva 12 anni.) E subito furono presi da una gioia incontenibile. 43 Ma Gesù ordinò loro ripetutamente* di non farlo sapere a nessuno;+ poi disse di darle qualcosa da mangiare.

6 Partito di là, arrivò nella propria terra,+ seguito dai suoi discepoli. 2 Quando fu Sabato, si mise a insegnare nella sinagoga, e la maggioranza di quelli che lo ascoltavano si stupivano e dicevano: “Dove ha imparato quest’uomo queste cose?+ Perché gli sarebbe stata data questa sapienza? E come mai tali opere potenti vengono compiute per mano sua?+ 3 Ma non è il falegname,+ il figlio di Maria+ e il fratello di Giacomo,+ Giuseppe, Giuda e Simone?+ E le sue sorelle non vivono qui da noi?” E si rifiutavano di credere* in lui. 4 Ma Gesù disse loro: “Un profeta è onorato ovunque tranne che nella sua terra e fra i suoi parenti e nella sua casa”.+ 5 E non vi poté fare nessuna opera potente, salvo porre le mani su alcuni malati e guarirli. 6 In effetti era meravigliato della loro mancanza di fede. E andava in giro per i villaggi circostanti insegnando.+

7 Poi chiamò a sé i Dodici e cominciò a mandarli a due a due,+ e diede loro autorità sugli spiriti impuri.+ 8 Ordinò loro di portarsi per il viaggio un bastone e nient’altro, né pane, né bisaccia, né denaro* nelle loro cinture,+ 9 di mettersi i sandali e di non portare una tunica di ricambio.* 10 Inoltre disse loro: “In qualunque casa entriate, rimanete là fino alla vostra partenza da quel luogo.+ 11 E in qualunque luogo non vi ricevano o non vi ascoltino, uscendo da là scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza per loro”.+ 12 Così, partiti, predicarono alla gente di pentirsi;+ 13 ed espellevano molti demòni+ e ungevano d’olio molti malati e li guarivano.

14 Il re Erode+ lo venne a sapere, visto che il nome di Gesù era diventato noto. La gente diceva: “Giovanni il Battezzatore è stato risuscitato dai morti, e per questo ha il potere di compiere opere potenti”.*+ 15 Ma altri dicevano: “È Elìa”. E altri ancora: “È un profeta, come uno dei profeti dell’antichità”.+ 16 Ma quando sentì questo, Erode disse: “È il Giovanni che ho fatto decapitare! È stato risuscitato!” 17 Erode, infatti, aveva fatto arrestare Giovanni e l’aveva fatto incatenare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Dato che Erode l’aveva presa in moglie,+ 18 Giovanni gli aveva detto più volte: “Non ti è lecito avere la moglie di tuo fratello”.+ 19 Per questo Erodìade nutriva rancore verso di lui e avrebbe voluto ucciderlo, ma non poteva. 20 Erode infatti temeva Giovanni, sapendo che era un uomo giusto e santo,+ e lo proteggeva. Ogni volta che lo sentiva parlare, era molto indeciso sul da farsi, ma continuava ad ascoltarlo con piacere.

21 L’occasione giusta, comunque, si presentò quando Erode per il suo compleanno+ imbandì una cena per i suoi dignitari, i comandanti militari e gli uomini più in vista della Galilea.+ 22 La figlia di Erodìade entrò e ballò, e piacque a Erode e ai suoi invitati.* Allora il re disse alla ragazza: “Chiedimi quello che vuoi, e te lo darò”. 23 Le giurò: “Ti darò qualsiasi cosa tu mi chieda, fino alla metà del mio regno”. 24 Lei uscì e disse a sua madre: “Che cosa devo chiedere?” La madre le rispose: “La testa di Giovanni il Battezzatore”. 25 Immediatamente la ragazza rientrò di corsa dal re e fece questa richiesta: “Voglio che tu mi dia subito su un piatto la testa di Giovanni Battista”.+ 26 Anche se la cosa lo addolorava molto, il re non volle ignorare la sua richiesta a motivo del giuramento fatto e degli invitati.* 27 Quindi inviò immediatamente una guardia, comandando che gli fosse portata la testa di Giovanni. Allora la guardia andò, lo decapitò in prigione 28 e portò la sua testa su un piatto. La diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29 Quando i suoi discepoli lo seppero, andarono a prendere il suo cadavere e lo deposero in una tomba.

30 Gli apostoli si riunirono intorno a Gesù e gli riferirono tutte le cose che avevano fatto e insegnato.+ 31 E lui disse loro: “Venite in disparte, in un posto isolato, e riposatevi un po’”.+ C’erano infatti molti che andavano e venivano, e loro non avevano nemmeno il tempo di mangiare.+ 32 E se ne andarono in barca verso un posto isolato dove stare per conto proprio.+ 33 Ma li videro andare e molti lo vennero a sapere; così da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. 34 Scendendo dalla barca, Gesù vide una grande folla e provò compassione per quelle persone,+ perché erano come pecore senza pastore.+ E cominciò a insegnare loro molte cose.+

35 Siccome si era fatto tardi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: “Il posto è isolato e ormai è tardi.+ 36 Congedali, in modo che possano andare a comprarsi qualcosa da mangiare nelle campagne e nei villaggi dei dintorni”.+ 37 Lui rispose: “Pensateci voi a dar loro qualcosa da mangiare”. Allora gli chiesero: “Dobbiamo davvero andare a comprare 200 denari di pane per dar loro da mangiare?”+ 38 Lui disse: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Dopo aver controllato, risposero: “Cinque, oltre a due pesci”.+ 39 E ordinò a tutti di sedersi in gruppi sull’erba verde.+ 40 Così si misero a sedere in gruppi di 100 e di 50. 41 Presi i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo e pronunciò una preghiera.*+ Poi spezzò i pani e li diede ai discepoli perché li distribuissero, e divise i due pesci fra tutti. 42 Tutti mangiarono a sazietà, 43 dopodiché si raccolsero 12 cesti pieni di avanzi di pane, oltre al pesce.+ 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano 5.000 uomini.

45 Subito dopo disse ai suoi discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra riva, verso Betsàida, mentre lui congedava la folla.+ 46 Ma, dopo essersi accomiatato da loro, se ne andò su un monte a pregare.+ 47 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare, mentre lui si trovava a terra, solo.+ 48 Quando vide che remavano con fatica perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò verso di loro camminando sul mare, ma intendeva oltrepassarli. 49 Scorgendolo camminare sul mare, pensarono: “È un’apparizione!”,*+ e si misero a gridare. 50 Infatti lo avevano visto tutti ed erano rimasti sconvolti. Ma subito lui parlò loro, dicendo: “Coraggio, sono io! Non abbiate paura”.+ 51 Poi salì sulla barca con loro e il vento si placò.+ Allora si meravigliarono tantissimo, 52 perché non avevano afferrato il significato dei pani; in effetti il loro cuore faceva ancora fatica a capire.

53 Passati all’altra riva, giunsero in Gennèzaret e lì ormeggiarono.+ 54 Ma appena furono scesi dalla barca, le persone lo riconobbero. 55 E si misero a correre in tutta quella regione e cominciarono a portare su barelle quelli che stavano male, conducendoli dove sentivano dire che si trovava Gesù. 56 E dovunque lui andasse, in villaggi, città o campagne, portavano i malati nelle piazze e lo supplicavano perché potessero toccare anche solo la frangia del suo mantello.+ E tutti quelli che la toccavano venivano guariti.*

7 Ora i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme si riunirono intorno a Gesù.+ 2 E videro alcuni dei suoi discepoli che mangiavano con mani contaminate, ovvero non lavate. 3 (I farisei e tutti i giudei, infatti, non mangiano a meno che non si siano lavati le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli uomini del passato, 4 e al ritorno dal mercato non mangiano a meno che non si siano lavati. Ci sono molte altre tradizioni che sono state loro tramandate e alle quali si attengono, come il battesimo di calici, brocche e recipienti di rame.)+ 5 Questi farisei e scribi, dunque, gli chiesero: “Perché i tuoi discepoli non osservano la tradizione degli uomini del passato, ma mangiano con mani contaminate?”+ 6 Lui disse loro: “Isaia profetizzò appropriatamente di voi, ipocriti, come è scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è molto lontano da me.+ 7 Continuano ad adorarmi inutilmente, perché insegnano come dottrine comandi di uomini’.+ 8 Voi trascurate il comandamento di Dio e vi attenete alla tradizione degli uomini”.+

9 Inoltre disse loro: “Voi siete abili nell’ignorare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione.+ 10 Per esempio, Mosè ha detto: ‘Onora tuo padre e tua madre’,+ e: ‘Chi parla in modo offensivo di* suo padre o sua madre sia messo a morte’.+ 11 Ma voi dite: ‘Un uomo può dire a suo padre o a sua madre: “Qualunque cosa io abbia che potrebbe esserti di aiuto è corbàn (cioè un dono dedicato a Dio)”’, 12 e così non gli lasciate fare più nulla per suo padre o sua madre.+ 13 In questo modo, con la tradizione che avete tramandato rendete la parola di Dio senza valore.+ E fate molte cose simili a questa”.+ 14 E, chiamata di nuovo a sé la folla, disse: “Ascoltatemi, voi tutti, e capite questo:+ 15 non c’è nulla fuori dall’uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.+ 16 [.⁠.⁠.]

17 Quando fu entrato in una casa lontano dalla folla, i suoi discepoli gli fecero delle domande su quell’esempio.*+ 18 E lui disse loro: “Anche voi, come loro, non riuscite a capire? Non sapete che nulla di ciò che da fuori entra nell’uomo può contaminarlo? 19 Infatti non entra nel suo cuore, ma nel suo intestino, e va a finire nella fogna”.* Così dichiarò puro ogni cibo. 20 Inoltre disse: “È ciò che esce dall’uomo a contaminarlo.+ 21 Infatti dal di dentro, dal cuore degli uomini,+ vengono i ragionamenti dannosi: immoralità sessuale, furti, assassinii, 22 adultèri, avidità, atti malvagi, inganno, comportamento sfrontato, occhio invidioso, bestemmia, superbia e stoltezza. 23 Tutte queste cose malvagie vengono dal di dentro e contaminano l’uomo”.+

24 Partito di là, andò nella regione di Tiro e Sidóne.+ Lì entrò in una casa e non voleva farlo sapere a nessuno, ma non riuscì a passare inosservato. 25 Appena sentì parlare di lui, una donna che aveva una bambina posseduta da uno spirito impuro venne e si gettò ai suoi piedi.+ 26 La donna era greca, di nazionalità siro-fenicia;* e gli chiedeva di espellere il demonio da sua figlia. 27 Ma lui le disse: “Prima lascia che si sazino i figli, perché non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”.+ 28 Comunque lei replicò: “È vero, Signore, ma è anche vero che i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei bambini”. 29 Allora lui le disse: “Visto che hai detto questo, va’ pure: il demonio è uscito da tua figlia”.+ 30 Tornata a casa, trovò la bambina sdraiata sul letto, e il demonio se n’era andato.+

31 Tornando dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidóne e si diresse verso il Mar di Galilea, attraversando la regione della Decàpoli.+ 32 Qui gli portarono un sordo che aveva difficoltà a parlare,+ e lo supplicarono di porre la mano su di lui. 33 Allora Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla; gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua.+ 34 Alzando gli occhi al cielo, fece un profondo sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti”. 35 Allora i suoi orecchi si aprirono+ e la sua difficoltà a parlare svanì, e così iniziò a parlare normalmente. 36 Quindi Gesù ordinò di non dirlo a nessuno;+ ma più lo proibiva, più la gente ne parlava apertamente.+ 37 Infatti erano tutti pieni di stupore+ e dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa. Fa perfino sentire i sordi e parlare i muti”.+

8 In quei giorni si era di nuovo radunata una grande folla. Siccome non avevano niente da mangiare, Gesù chiamò i discepoli e disse loro: 2 “Provo compassione per la folla,+ perché sono già tre giorni che queste persone stanno con me e non hanno niente da mangiare.+ 3 Se le rimando a casa digiune, verranno meno per strada. E alcune di loro vengono da lontano”. 4 Ma i suoi discepoli gli risposero: “In un posto isolato come questo come si fa a trovare abbastanza pane per sfamarle?” 5 Allora chiese loro: “Quanti pani avete?” Risposero: “Sette”.+ 6 Quindi disse alla folla di sedersi per terra. Poi prese i sette pani, rese grazie a Dio, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero, e loro li distribuirono alla folla.+ 7 Avevano anche alcuni pesciolini e, dopo averli benedetti, Gesù disse loro di distribuire anche quelli. 8 Quindi mangiarono a sazietà, dopodiché si raccolsero sette grandi cesti pieni di avanzi.+ 9 C’erano circa 4.000 uomini. Infine li congedò.

10 Immediatamente salì in barca con i suoi discepoli e andò nella regione di Dalmanùta.+ 11 Lì arrivarono i farisei e cominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno* dal cielo per metterlo alla prova.+ 12 Lui sospirò profondamente* e disse: “Perché questa generazione cerca un segno?+ In verità vi dico: a questa generazione non sarà dato nessun segno”.+ 13 Poi li lasciò, risalì sulla barca e si diresse verso la riva opposta.

14 Si erano però dimenticati di portare del pane: non avevano nulla con sé nella barca a parte un solo pane.+ 15 E Gesù li avvertì chiaramente: “Tenete gli occhi aperti; guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode”.+ 16 Allora si misero a discutere fra loro del fatto che non avevano pane. 17 Notando questo, disse loro: “Perché discutete del fatto che non avete pane? Ancora non comprendete? Non capite? Il vostro cuore fa ancora fatica a capire? 18 ‘Pur avendo occhi, non vedete? E pur avendo orecchi, non udite?’ Non ricordate 19 quanti cesti pieni di avanzi avete raccolto quando ho spezzato i cinque pani+ per i 5.000 uomini?” Gli risposero: “Dodici”.+ 20 “E quando ho spezzato i sette pani per i 4.000 uomini, quanti grandi cesti pieni di avanzi avete raccolto?” Gli risposero: “Sette”.+ 21 Allora disse loro: “Ancora non capite?”

22 Quindi approdarono a Betsàida. Là gli portarono un cieco e lo supplicarono di toccarlo.+ 23 Prese il cieco per mano e lo portò fuori dal villaggio. Dopo avergli messo della saliva sugli occhi,+ pose le mani su di lui e gli chiese: “Vedi qualcosa?” 24 L’uomo alzò gli occhi* e disse: “Vedo delle persone, ma sembrano alberi che camminano”. 25 Di nuovo gli pose le mani sugli occhi, e l’uomo ci vide bene: aveva recuperato la vista e riusciva a vedere ogni cosa nitidamente. 26 Quindi lo mandò a casa, dicendogli: “Non passare dal villaggio”.

27 Poi Gesù partì con i suoi discepoli per i villaggi di Cesarèa di Filippo. Mentre erano per strada chiese ai suoi discepoli: “Chi sono io secondo la gente?”+ 28 Gli risposero: “Giovanni Battista,+ ma altri dicono Elìa,+ e altri ancora uno dei profeti”. 29 E fece loro questa domanda: “Secondo voi, invece, chi sono?” Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”.+ 30 Allora Gesù ordinò loro rigorosamente di non parlare di lui a nessuno.+ 31 E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva subire molte sofferenze, essere respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, essere ucciso+ e risorgere tre giorni dopo.+ 32 Parlava di queste cose apertamente. Pietro però lo prese in disparte e cominciò a rimproverarlo.+ 33 Allora Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendogli: “Va’ dietro a me, Satana, perché i tuoi pensieri non sono quelli di Dio, ma degli uomini!”*+

34 Chiamata a sé la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo.+ 35 Infatti chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi perde la vita per amor mio e della buona notizia la salverà.+ 36 In realtà, di che vantaggio è per un uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la vita?+ 37 O cosa darebbe un uomo in cambio della propria vita?+ 38 Se infatti qualcuno si vergogna di me e delle mie parole in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui+ quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli”.+

9 Inoltre disse loro: “In verità vi dico che alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio venuto con potenza”.+ 2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò su un alto monte, in un luogo solitario. E fu trasfigurato davanti a loro:+ 3 le sue vesti diventarono splendenti, molto più bianche di quanto potrebbe renderle bianche qualsiasi lavandaio sulla terra. 4 Poi apparvero loro Elìa e Mosè che conversavano con Gesù. 5 Pietro disse dunque a Gesù: “Rabbi, è bello che stiamo qui. Tiriamo su tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elìa”. 6 In realtà non sapeva cosa dire; avevano infatti molta paura. 7 E si formò una nube che li coprì con la sua ombra, e dalla nube venne una voce+ che disse: “Questo è mio Figlio, il mio amato Figlio.+ Ascoltatelo”.+ 8 All’improvviso, poi, si guardarono intorno e videro che non c’era più nessuno con loro, tranne Gesù.

9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro rigorosamente di non raccontare a nessuno quello che avevano visto+ finché il Figlio dell’uomo non fosse risorto dai morti.+ 10 Presero sul serio quelle parole,* ma ragionavano fra loro su cosa intendesse quando aveva detto che sarebbe risorto dai morti. 11 E gli domandavano: “Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?”+ 12 Lui disse loro: “È vero, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa;+ ma come mai del Figlio dell’uomo è scritto che deve subire molte sofferenze+ ed essere trattato con disprezzo?+ 13 Comunque, io vi dico che Elìa+ in realtà è venuto, e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come è scritto di lui”.+

14 Quando raggiunsero gli altri discepoli, notarono intorno a loro una grande folla e degli scribi che discutevano con loro.+ 15 Tutta la folla, appena lo scorse, rimase sorpresa e corse verso di lui per salutarlo. 16 Allora lui chiese: “Di che cosa state discutendo?” 17 Uno della folla gli rispose: “Maestro, ti ho portato mio figlio perché ha uno spirito muto.+ 18 Ogni volta che lo spirito lo attacca, lo sbatte a terra, e mio figlio schiuma dalla bocca, digrigna i denti e perde le forze. Ho chiesto ai tuoi discepoli di espellerlo, ma non ci sono riusciti”. 19 Gesù rispose loro: “Generazione priva di fede,+ fino a quando devo rimanere con voi? Fino a quando devo sopportarvi? Portatemelo”.+ 20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito fece subito venire le convulsioni+ al ragazzo, che cadde a terra e iniziò a rotolarsi schiumando dalla bocca. 21 Allora Gesù chiese al padre: “Da quanto tempo gli succede questo?” Rispose: “Dall’infanzia, 22 e più volte lo ha buttato nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se puoi fare qualcosa, abbi compassione di noi e aiutaci”. 23 Gesù gli disse: “Quel ‘se puoi’! Ogni cosa è possibile per chi ha fede”.+ 24 Immediatamente il padre del ragazzo gridò: “Ho fede! Aiutami dove ho bisogno di fede!”*+

25 Notando che una folla accorreva verso di loro, Gesù rimproverò lo spirito impuro, dicendogli: “Spirito muto e sordo, te lo ordino: esci da lui e non entrare più in lui!”+ 26 Dopo aver gridato e aver scosso il ragazzo con molte convulsioni, lo spirito se ne uscì; e il ragazzo sembrava morto, tanto che la maggioranza della gente diceva: “È morto!” 27 Ma Gesù gli prese la mano e lo fece alzare, e lui si alzò in piedi. 28 Dopo che Gesù fu entrato in una casa, i suoi discepoli gli chiesero in privato: “Perché noi non siamo riusciti a espellerlo?”+ 29 Lui rispose: “Questa specie si può far uscire solo con la preghiera”.

30 Partiti da là, attraversarono la Galilea, ma Gesù non voleva che lo si sapesse. 31 Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato* nelle mani degli uomini, e lo uccideranno,+ ma pur venendo ucciso risorgerà tre giorni dopo”.+ 32 Comunque, non capirono le sue parole e avevano timore di fargli domande.

33 E arrivarono a Capèrnaum. Quando fu in casa fece loro questa domanda: “Di che cosa discutevate per strada?”+ 34 Rimasero in silenzio, perché per strada avevano discusso fra loro su chi fosse il più grande. 35 Allora si mise a sedere, chiamò i Dodici e disse loro: “Se qualcuno vuol essere il primo, dev’essere l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”.+ 36 Poi, preso un bambino, lo fece stare in mezzo a loro, gli mise le braccia attorno e disse loro: 37 “Chiunque accoglie uno di questi bambini+ per amor mio* accoglie anche me, e chiunque accoglie me accoglie non solo me ma anche colui che mi ha mandato”.+

38 Giovanni gli disse: “Maestro, abbiamo visto un uomo che espelleva demòni usando il tuo nome e abbiamo cercato di impedirglielo, perché non ci seguiva”.+ 39 Ma Gesù disse: “Non cercate di impedirglielo, perché non c’è nessuno che, fatta un’opera potente nel mio nome, possa subito parlare male di me. 40 Infatti chi non è contro di noi è per noi.+ 41 E in verità vi dico che chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua perché appartenete a Cristo+ non perderà affatto la sua ricompensa.+ 42 Ma se qualcuno fa sviare uno di questi piccoli che hanno fede, sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina come quella che viene fatta girare da un asino e che fosse lanciato in mare.+

43 “Se la tua mano ti porta a peccare, tagliala. È meglio per te entrare nella vita storpio che finire con due mani nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.+ 44 [.⁠.⁠.] 45 E se il tuo piede ti porta a peccare, taglialo. È meglio per te entrare nella vita zoppo che essere gettato con due piedi nella Geènna.+ 46 [.⁠.⁠.] 47 E se il tuo occhio ti porta a peccare, gettalo via.+ È meglio per te entrare con un occhio solo nel Regno di Dio che essere gettato con due occhi nella Geènna,+ 48 dove il verme non muore e il fuoco non si spegne.+

49 “Ognuno infatti dev’essere salato con il fuoco.+ 50 Il sale è buono ma, se perde il suo sapore, con che cosa glielo ridarete?+ Abbiate sale in voi stessi+ e mantenete la pace gli uni con gli altri”.+

10 Partito da là, andò ai confini* della Giudea al di là del Giordano, e le folle si radunarono di nuovo intorno a lui. Com’era sua abitudine, si mise nuovamente a insegnare loro.+ 2 Si avvicinarono dei farisei che, con l’intenzione di metterlo alla prova, gli chiesero se era lecito a un uomo divorziare dalla moglie.+ 3 Lui rispose: “Che cosa vi ha comandato Mosè?” 4 Loro replicarono: “Mosè ha concesso di scrivere un certificato di ripudio e di divorziare da lei”.+ 5 Ma Gesù disse: “È stato per la durezza del vostro cuore+ che vi ha scritto questo comandamento.+ 6 Comunque, al principio della creazione ‘Egli li fece maschio e femmina;+ 7 per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre,+ 8 e i due saranno una sola carne’.+ Così non sono più due, ma una sola carne. 9 Perciò, quello che Dio ha unito,* l’uomo non lo separi”.+ 10 Quando furono di nuovo in casa, i discepoli si misero a fargli delle domande su questo argomento. 11 Lui disse loro: “Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa un’altra commette adulterio+ contro di lei, 12 e se una donna, dopo aver divorziato da suo marito, ne sposa un altro, commette adulterio”.+

13 Ora alcuni gli portarono dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.+ 14 Vedendo questo, Gesù si indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano da me e non cercate di fermarli, perché il Regno di Dio appartiene a quelli come loro.+ 15 In verità vi dico: chi non riceve il Regno di Dio come un bambino non vi entrerà affatto”.+ 16 E prese i bambini fra le braccia e li benedisse, ponendo su di loro le mani.+

17 Mentre si rimetteva in cammino, un uomo gli corse incontro, cadde in ginocchio davanti a lui e gli fece questa domanda: “Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”+ 18 Gesù gli rispose: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono tranne uno solo, Dio.+ 19 Tu conosci i comandamenti: non assassinare,+ non commettere adulterio,+ non rubare,+ non rendere falsa testimonianza,+ non frodare,+ onora tuo padre e tua madre”.+ 20 L’uomo gli disse: “Maestro, queste cose le osservo tutte fin dalla giovinezza”. 21 Guardandolo, Gesù provò amore per lui e gli disse: “C’è una cosa che ti manca: va’, vendi ciò che hai e da’ il ricavato ai poveri, e allora avrai un tesoro in cielo; e vieni, sii mio discepolo”.+ 22 A queste parole l’uomo si rattristò e se ne andò addolorato, perché possedeva molti beni.

23 Guardatosi intorno, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quanto sarà difficile per quelli che hanno ricchezze entrare nel Regno di Dio!”+ 24 Ma i discepoli si sorpresero alle sue parole. Allora Gesù continuò: “Figli, com’è difficile entrare nel Regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel Regno di Dio”.+ 26 Loro si stupirono ancora di più e gli dissero: “Allora chi potrà mai essere salvato?”+ 27 Guardandoli negli occhi, Gesù disse: “Agli uomini è impossibile, ma non a Dio, perché a Dio ogni cosa è possibile”.+ 28 Pietro cominciò a dirgli: “Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito”.+ 29 Gesù disse: “In verità vi dico: non c’è nessuno che, avendo lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per amor mio e per amore della buona notizia,+ 30 non riceva ora, in questo periodo di tempo,* cento volte tanto, di case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme a persecuzioni,+ e nel sistema di cose futuro la vita eterna. 31 Ma molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi”.+

32 Mentre erano in cammino per salire a Gerusalemme, Gesù li precedeva e loro erano stupiti, e quelli che seguivano erano intimoriti. Di nuovo prese i Dodici in disparte e cominciò a dire loro queste cose che stavano per succedergli:+ 33 “Ecco, stiamo salendo a Gerusalemme, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi sacerdoti e agli scribi. Lo condanneranno a morte e lo consegneranno a uomini delle nazioni, 34 che lo derideranno, gli sputeranno addosso,+ lo flagelleranno e lo uccideranno, ma tre giorni dopo risorgerà”.+

35 Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo,+ gli si avvicinarono e gli dissero: “Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo”.+ 36 Lui disse loro: “Cosa volete che faccia per voi?” 37 Gli dissero: “Concedici di sedere uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nella tua gloria”.+ 38 Ma Gesù disse loro: “Non sapete quello che state chiedendo. Potete bere il calice che io bevo o essere battezzati con il battesimo con cui io sono battezzato?”+ 39 Gli risposero: “Sì, possiamo berlo”. Allora Gesù disse loro: “Voi berrete il calice che io bevo e sarete battezzati con il battesimo con cui io sono battezzato.+ 40 Comunque, quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; quei posti appartengono a coloro per i quali sono stati preparati”.

41 Gli altri 10, sentendo tutto questo, si indignarono contro Giacomo e Giovanni.+ 42 Ma Gesù li chiamò a sé e disse loro: “Voi sapete che quelli che sono considerati* governanti delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano autorità su di esse.+ 43 Fra voi non dev’essere così, ma chiunque vuole diventare grande fra voi dev’essere vostro servitore,+ 44 e chiunque vuole essere il primo fra voi dev’essere schiavo di tutti. 45 Infatti anche il Figlio dell’uomo è venuto non per essere servito, ma per servire+ e per dare la sua vita come riscatto in cambio di molti”.+

46 Arrivarono poi a Gèrico. E mentre lui, i suoi discepoli e una considerevole folla uscivano da Gèrico, Bartimèo (il figlio di Timèo), un mendicante cieco, era seduto lungo la strada.+ 47 Quando sentì che passava Gesù il Nazareno, si mise a gridare: “Figlio di Davide,+ Gesù, abbi misericordia di me!”+ 48 Allora molti cominciarono a rimproverarlo dicendogli di stare zitto, ma lui gridava ancora di più: “Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” 49 Quindi Gesù si fermò e disse: “Chiamatemelo”. E chiamarono il cieco, dicendogli: “Coraggio! Alzati, ti chiama!” 50 Gettando via il suo mantello, lui balzò in piedi e andò da Gesù. 51 Allora Gesù gli disse: “Cosa vuoi che faccia per te?” Il cieco gli rispose: “Rabbunì,+ fammi recuperare la vista”. 52 Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha sanato”.*+ E immediatamente il cieco recuperò la vista,+ e si mise a seguirlo lungo la strada.

11 Mentre si avvicinavano a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània+ presso il Monte degli Ulivi, Gesù mandò avanti due dei suoi discepoli+ 2 e disse loro: “Andate nel villaggio che vedete davanti a voi. Appena entrati, troverete legato un puledro sul quale non si è ancora seduto nessuno. Slegatelo e portatelo qui. 3 E se qualcuno vi dice: ‘Perché fate questo?’, rispondete: ‘Il Signore ne ha bisogno e lo rimanderà subito qui’”. 4 Così andarono e trovarono il puledro legato a una porta, fuori, lungo una via laterale, e lo slegarono.+ 5 Ma alcuni di quelli che stavano là chiesero loro: “Perché state slegando il puledro?” 6 Loro risposero come Gesù aveva detto, e quelli li lasciarono andare.

7 Portarono quindi il puledro+ da Gesù, vi misero sopra i loro mantelli, e lui vi si sedette.+ 8 E molti stesero i loro mantelli sulla strada,+ mentre altri tagliarono dei rami frondosi nei campi.+ 9 E quelli che lo precedevano e quelli che lo seguivano gridavano: “Salva, preghiamo!+ Sia benedetto colui che viene nel nome di Geova!+ 10 Sia benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!+ Salva, preghiamo,* nei luoghi altissimi!” 11 Così Gesù entrò a Gerusalemme e andò nel tempio; lì guardò ogni cosa intorno a sé, ma essendo già tardi uscì con i Dodici verso Betània.+

12 Il giorno dopo, mentre lasciavano Betània, gli venne fame.+ 13 Da lontano scorse un fico che aveva le foglie e andò a vedere se vi potesse trovare qualcosa. Avvicinatosi, però, non trovò altro che foglie, perché non era la stagione dei fichi. 14 Allora gli disse: “Nessuno mangi mai più frutto da te”.+ E i suoi discepoli ascoltavano.

15 Quando arrivarono a Gerusalemme, Gesù entrò nel tempio e cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano, e rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le panche dei venditori di colombe,+ 16 e non permetteva a nessuno di trasportare oggetti attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: “Non è scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni’?+ Ma voi ne avete fatto un covo di ladri”.+ 18 I capi sacerdoti e gli scribi lo vennero a sapere e iniziarono a cercare il modo di ucciderlo;+ avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento.+

19 Quando si fece tardi, uscirono dalla città. 20 La mattina di buon’ora, mentre passavano, videro il fico già seccato fin dalle radici.+ 21 Pietro, ricordandosene, gli disse: “Rabbi, guarda! Il fico che hai maledetto si è seccato”.+ 22 Rispondendo, Gesù disse loro: “Abbiate fede in Dio. 23 In verità vi dico che se qualcuno dice a questo monte: ‘Sollevati e buttati in mare’, e in cuor suo non dubita ma ha fede che quello che dice accadrà, così accadrà.+ 24 Per questo vi dico: tutte le cose che chiedete in preghiera, abbiate fede di averle già ricevute e le avrete.+ 25 E quando pregate, perdonate qualunque cosa abbiate contro qualcuno, così che anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni le vostre colpe”.+ 26 [.⁠.⁠.]

27 Arrivarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre Gesù camminava nel tempio, i capi sacerdoti, gli scribi e gli anziani andarono da lui 28 e gli chiesero: “Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato l’autorità di fare queste cose?”+ 29 Gesù disse loro: “Vi farò una domanda. Rispondetemi, e io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 30 Il battesimo di Giovanni+ era dal cielo o dagli uomini?* Rispondetemi”.+ 31 Quelli si misero a ragionare fra loro, dicendo: “Se rispondiamo: ‘Dal cielo’, dirà: ‘Perché, dunque, non gli avete creduto?’ 32 Ma come facciamo a rispondere: ‘Dagli uomini’?” Avevano infatti paura della folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse stato veramente un profeta.+ 33 Allora risposero a Gesù: “Non lo sappiamo”. Gesù disse loro: “Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose”.

12 E cominciò a parlare loro servendosi di parabole. Disse: “Un uomo piantò una vigna,+ la recintò, vi scavò una vasca per pigiare l’uva e vi costruì una torretta;+ poi l’affittò a dei coltivatori e fece un viaggio all’estero.+ 2 A tempo debito mandò dai coltivatori uno schiavo a ritirare parte del raccolto della vigna. 3 Ma loro lo presero, lo picchiarono e lo mandarono via a mani vuote. 4 Mandò da loro un altro schiavo, e questo lo colpirono in testa e lo umiliarono.+ 5 Ne mandò un altro ancora, e questo lo uccisero; e poi molti altri, alcuni dei quali li picchiarono e altri li uccisero. 6 Gli restava ancora una persona da mandare, il suo amato figlio.+ Lo mandò da loro per ultimo, dicendo: ‘Mio figlio lo rispetteranno’. 7 Ma quei coltivatori dissero fra loro: ‘Questo è l’erede.+ Avanti, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!’ 8 Così lo presero, lo uccisero e lo trascinarono fuori dalla vigna.+ 9 Che cosa farà dunque il proprietario della vigna? Verrà, ucciderà i coltivatori e darà la vigna ad altri.+ 10 Non avete mai letto ciò che dice il passo della Scrittura? ‘La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la testa dell’angolo.+ 11 Questa viene da Geova ed è meravigliosa ai nostri occhi’”.+

12 Allora volevano arrestarlo, ma avevano paura della folla, perché avevano capito che aveva narrato quella parabola pensando a loro. Quindi lo lasciarono e se ne andarono.+

13 Gli mandarono poi alcuni dei farisei e dei sostenitori di Erode per coglierlo in fallo nelle sue parole.+ 14 Arrivati, questi gli dissero: “Maestro, sappiamo che sei sincero e che non cerchi il favore di nessuno, perché non guardi l’aspetto esteriore delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito* pagare il tributo a Cesare o no? 15 Dobbiamo pagare o no?” Accorgendosi della loro ipocrisia, rispose: “Perché mi mettete alla prova? Portatemi un denaro, così che io lo veda”. 16 Gliene portarono uno, e lui disse loro: “Di chi sono questa immagine e questa iscrizione?” Gli risposero: “Di Cesare”.+ 17 Quindi Gesù disse: “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare,+ ma a Dio ciò che è di Dio”.+ E si meravigliarono di lui.

18 Gli si avvicinarono poi i sadducei, i quali sostengono che non c’è risurrezione,+ e gli fecero questa domanda:+ 19 “Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se un uomo sposato muore senza avere figli, suo fratello deve prenderne la moglie e dargli una discendenza.+ 20 Ora, c’erano sette fratelli. Il primo prese moglie, ma quando morì non lasciò discendenti. 21 Poi a sposare la donna fu il secondo, ma morì senza lasciare discendenti; lo stesso accadde al terzo. 22 E nessuno dei sette lasciò discendenti. Per ultima morì la donna. 23 Dal momento che è stata sposata con tutti e sette, di chi sarà moglie alla risurrezione?” 24 Gesù disse loro: “Non è forse per questo che sbagliate, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio?+ 25 Infatti, quando risorgono dai morti, gli uomini non si sposano né le donne sono date in moglie, ma sono come angeli nei cieli.+ 26 Ma riguardo al fatto che i morti vengono risuscitati, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, che Dio gli disse: ‘Io sono l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe’?+ 27 Egli non è Dio dei morti, ma dei vivi. Voi vi sbagliate di grosso”.+

28 Uno degli scribi che si era avvicinato e li aveva sentiti discutere, riconoscendo che aveva risposto molto bene, gli chiese: “Qual è il primo* di tutti i comandamenti?”+ 29 Gesù rispose: “Il primo è: ‘Ascolta, o Israele: Geova è il nostro Dio; c’è un solo Geova. 30 E tu devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza’.+ 31 Il secondo è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’.+ Non c’è altro comandamento più grande di questi”. 32 Lo scriba gli disse: “Maestro, hai parlato bene, secondo verità: ‘Egli è uno solo, e non c’è nessun altro all’infuori di lui’;+ 33 amarlo con tutto il cuore, con tutto l’intelletto e con tutta la forza e amare il prossimo come sé stessi vale molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici”.+ 34 Allora Gesù, vedendo che aveva risposto in modo intelligente, gli disse: “Non sei lontano dal Regno di Dio”. E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.+

35 Comunque, mentre continuava a insegnare nel tempio, Gesù disse: “Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide?+ 36 Mediante lo spirito santo+ Davide stesso disse: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché non avrò messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”’.+ 37 Davide stesso lo chiama ‘Signore’; com’è possibile allora che sia suo figlio?”+

E la folla numerosa lo ascoltava con piacere. 38 Mentre insegnava, Gesù diceva: “Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti, essere salutati nelle piazze,+ 39 sedersi nei primi posti nelle sinagoghe e occupare i posti più importanti alle cene.+ 40 Divorano le case* delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi in mostra.* Loro subiranno un giudizio più severo”.*

41 Sedutosi di fronte alle casse del tesoro,+ osservava come la folla metteva denaro nelle casse del tesoro; e tanti ricchi ne mettevano molto.+ 42 Venne poi una vedova povera che offrì due monetine di piccolissimo valore.+ 43 Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse loro: “In verità vi dico che questa vedova, povera com’è, ha offerto più di tutti gli altri che hanno messo denaro nelle casse del tesoro.+ 44 Tutti infatti hanno offerto attingendo da quello che avevano d’avanzo, ma lei nella sua povertà ha offerto tutto quello che possedeva, tutto ciò che aveva per vivere”.+

13 Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: “Maestro, guarda che pietre e che edifici!”+ 2 Comunque Gesù gli disse: “Vedi questi grandi edifici? Qui non ci sarà affatto pietra che rimarrà sull’altra e che non verrà gettata giù”.+

3 Mentre sedeva sul Monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli chiesero in privato: 4 “Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno giungere alla conclusione?”+ 5 Allora Gesù cominciò a dire loro: “State attenti che nessuno vi inganni.+ 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e inganneranno molti. 7 Inoltre, quando sentirete di guerre e di notizie di guerre, non allarmatevi; queste cose devono accadere, ma non è ancora la fine.+

8 “Infatti nazione combatterà contro nazione e regno contro regno;+ ci saranno terremoti in un luogo dopo l’altro e ci saranno anche carestie.+ Queste cose sono solo l’inizio di grandi sofferenze.+

9 “Quanto a voi, state attenti a voi stessi. Vi consegneranno ai tribunali,+ e sarete percossi nelle sinagoghe+ e portati davanti a governatori e re per causa mia, così che sia resa loro testimonianza.+ 10 E in tutte le nazioni si deve prima predicare la buona notizia.+ 11 E quando vi porteranno via per consegnarvi, non preoccupatevi in anticipo di quello che direte; ma dite qualunque cosa vi sarà resa nota in quel momento; infatti non sarete voi a parlare, ma lo spirito santo.+ 12 Inoltre il fratello consegnerà il fratello perché sia messo a morte, e il padre il proprio figlio, e i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno mettere a morte.+ 13 E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome,+ ma chi avrà perseverato+ sino alla fine+ sarà salvato.+

14 “Comunque, quando vedrete la cosa ripugnante che causa devastazione+ posta dove non deve (il lettore usi discernimento), allora quelli che sono nella Giudea fuggano verso i monti.+ 15 Chi è sulla terrazza non scenda né entri a prendere qualcosa in casa sua,+ 16 e chi è nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 17 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!+ 18 Continuate a pregare che non avvenga d’inverno, 19 perché quelli saranno giorni di una tale tribolazione,+ quale non c’è stata dal principio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, né ci sarà mai più.+ 20 In effetti, se Geova non abbreviasse i giorni, nessuno* sarebbe salvato; ma a motivo degli eletti che egli ha scelto, ha abbreviato i giorni.+

21 “Allora, se qualcuno vi dirà: ‘Ecco, il Cristo è qui’, oppure: ‘Eccolo, è là’, non credeteci.+ 22 Compariranno infatti falsi Cristi e falsi profeti+ che faranno segni e prodigi così da sviare, se possibile, gli eletti. 23 Voi, quindi, state in guardia.+ Vi ho detto ogni cosa in anticipo.

24 “Ma in quei giorni, dopo tale tribolazione, il sole sarà oscurato, la luna non splenderà più,+ 25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 E allora vedranno il Figlio dell’uomo+ venire nelle nubi con grande potenza e gloria.+ 27 Lui manderà quindi gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.+

28 “Ora imparate da questo esempio sul fico. Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, capite che l’estate è vicina.+ 29 Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che lui è vicino, alle porte.+ 30 In verità vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute.+ 31 Il cielo e la terra passeranno,+ ma le mie parole non passeranno affatto.+

32 “Quanto a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre.+ 33 Continuate a stare in guardia,+ rimanete svegli, perché non sapete quando è il tempo stabilito.+ 34 È come un uomo che, dovendo fare un viaggio all’estero, lasciò la sua casa e diede autorità ai suoi schiavi,+ a ciascuno il suo lavoro, e comandò al portinaio di vigilare.+ 35 Vigilate, dunque, perché non sapete quando verrà il padrone di casa,+ se sul tardi o a mezzanotte o al canto del gallo o la mattina di buon’ora,+ 36 così che, venendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.+ 37 Ma quello che dico a voi lo dico a tutti: vigilate”.+

14 Mancavano due giorni+ alla Pasqua+ e alla Festa dei Pani Azzimi.*+ I capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con l’inganno* e di ucciderlo;+ 2 dicevano infatti: “Non alla festa, altrimenti potrebbe esserci una rivolta del popolo”.

3 Gesù si trovava a Betània e, mentre era a tavola* a casa di Simone il lebbroso, venne una donna con una boccetta di alabastro che conteneva olio profumato, nardo puro, molto costoso. Rotta la boccetta, glielo versò sulla testa.+ 4 Allora alcuni, indignati, si dissero l’un l’altro: “Perché questo spreco di olio profumato? 5 Si poteva vendere quest’olio profumato per più di 300 denari+ e dare il ricavato ai poveri!” E si irritarono molto con lei.* 6 Ma Gesù disse: “Lasciatela stare. Perché le date fastidio? Ha fatto un’opera buona nei miei confronti.+ 7 I poveri infatti li avete sempre con voi,+ e potete fare loro del bene quando volete, ma non avrete sempre me.+ 8 Lei ha fatto quello che poteva; ha versato in anticipo olio profumato sul mio corpo, in vista della sepoltura.+ 9 In verità vi dico: dovunque sarà predicata la buona notizia, in tutto il mondo,+ anche ciò che questa donna ha fatto sarà menzionato in memoria di lei”.+

10 E Giuda Iscariota, uno dei Dodici, andò dai capi sacerdoti per consegnarlo loro.+ 11 Dopo averlo ascoltato, questi ne furono ben contenti e promisero di dargli del denaro.+ Lui cominciò quindi a cercare un’occasione per tradirlo.

12 Ora il primo giorno dei Pani Azzimi,+ quando si offriva il sacrificio pasquale,+ i suoi discepoli gli chiesero: “Dove vuoi che andiamo a preparare la Pasqua, così che tu possa mangiarla?”+ 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: “Andate in città; vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo+ 14 e, dovunque entri, dite al padrone di casa: ‘Il Maestro chiede: “Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”’ 15 Lui vi mostrerà una grande stanza al piano di sopra, ammobiliata e pronta. Lì preparate per noi”. 16 I discepoli andarono; entrati in città, trovarono tutto proprio come Gesù aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

17 Venuta la sera, Gesù arrivò insieme ai Dodici.+ 18 E mentre erano a tavola* e mangiavano, disse: “In verità vi dico: uno di voi, che sta mangiando con me, mi tradirà”.+ 19 Loro cominciarono a rattristarsi e a chiedergli uno dopo l’altro: “Non sono io, vero?” 20 Lui rispose: “È uno dei Dodici, quello che mette la mano con me nella scodella.+ 21 Infatti il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell’uomo per mezzo del quale il Figlio dell’uomo viene tradito!+ Sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato”.+

22 Mentre continuavano a mangiare, prese un pane e, dopo aver pronunciato una preghiera, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete; questo rappresenta il mio corpo”.+ 23 E, preso un calice, rese grazie a Dio e lo diede loro, e tutti ne bevvero.+ 24 E disse loro: “Questo rappresenta il mio ‘sangue+ del patto’,+ che dev’essere versato a favore di molti.+ 25 In verità vi dico: non berrò più del prodotto della vite fino al giorno in cui berrò vino nuovo nel Regno di Dio”.+ 26 Infine, dopo aver cantato lodi, uscirono verso il Monte degli Ulivi.+

27 E Gesù disse loro: “La fede di tutti voi vacillerà,* perché è scritto: ‘Colpirò il pastore,+ e le pecore si disperderanno’.+ 28 Ma dopo che sarò stato risuscitato, vi precederò in Galilea”.+ 29 Pietro però gli disse: “Anche se la fede di tutti gli altri vacillerà, la mia no”.*+ 30 Allora Gesù gli disse: “In verità ti dico che oggi, proprio questa notte, prima che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte”.+ 31 Ma lui insisteva: “Non ti rinnegherò affatto, anche se dovessi morire con te”. E tutti gli altri discepoli cominciarono a dire la stessa cosa.+

32 Arrivarono quindi nel luogo chiamato Getsèmani, e lui disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui mentre io prego”.+ 33 E, presi con sé Pietro, Giacomo e Giovanni,+ cominciò a sentirsi profondamente turbato* e molto angosciato. 34 Disse loro: “Sono profondamente addolorato,+ tanto da morire. Restate qui e vigilate”.+ 35 E andando un po’ più avanti si inginocchiò con il viso a terra e iniziò a pregare che, se possibile, si allontanasse da lui quel momento difficile.* 36 Diceva: “Abba, Padre,+ a te ogni cosa è possibile; allontana da me questo calice. In ogni caso, non quello che voglio io, ma quello che vuoi tu”.+ 37 Poi tornò e li trovò addormentati, e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vigilare nemmeno per un’ora?+ 38 Vigilate e pregate di continuo per non cadere in tentazione.+ Certo, lo spirito è volenteroso,* ma la carne è debole”.+ 39 E si allontanò di nuovo per pregare, dicendo la stessa cosa.+ 40 Quindi ritornò e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti; e non sapevano che cosa rispondergli. 41 E ritornò per la terza volta e disse loro: “In un momento come questo voi dormite e vi riposate? Basta! L’ora è venuta!+ Ecco, il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo. Il mio traditore si è avvicinato”.+

43 E immediatamente, mentre stava ancora parlando, arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da una folla con spade e bastoni mandata dai capi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.+ 44 Il suo traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: “Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e portatelo via sotto scorta”.* 45 E subito si avvicinò a Gesù e disse: “Rabbi!”, e gli diede un tenero bacio. 46 Allora lo afferrarono e lo arrestarono. 47 Comunque, uno di quelli che erano lì sfoderò la spada e colpì lo schiavo del sommo sacerdote, staccandogli l’orecchio.+ 48 Di conseguenza Gesù disse loro: “Siete venuti ad arrestarmi con spade e bastoni come se fossi un ladro?+ 49 Ogni giorno ero con voi nel tempio a insegnare,+ eppure non mi avete arrestato. Tuttavia, questo avviene perché si adempiano le Scritture”.+

50 E tutti lo abbandonarono e fuggirono.+ 51 Comunque, un giovane che indossava solo una veste di lino fine sul corpo nudo lo seguiva da vicino; quando cercarono di afferrarlo, 52 lui si lasciò dietro la veste di lino e fuggì nudo.

53 Portarono quindi Gesù dal sommo sacerdote,+ e tutti i capi sacerdoti, gli anziani e gli scribi si riunirono.+ 54 Ma Pietro, da lontano, lo aveva seguito fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e stava seduto con i servitori della casa, riscaldandosi davanti al fuoco.+ 55 I capi sacerdoti e l’intero Sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non ne trovavano nessuna.+ 56 Molti, infatti, rendevano falsa testimonianza contro di lui,+ ma le loro testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni si alzarono e testimoniarono il falso contro di lui, dicendo: 58 “Noi lo abbiamo sentito dire: ‘Io abbatterò questo tempio fatto da mani umane e in tre giorni ne costruirò un altro non fatto da mani umane’”.+ 59 Ma neppure su queste cose la loro testimonianza era concorde.

60 Allora il sommo sacerdote si alzò in mezzo a loro e interrogò Gesù, dicendo: “Non rispondi nulla? Non senti quello che questi uomini testimoniano contro di te?”+ 61 Ma lui rimase in silenzio e non diede nessuna risposta.+ Il sommo sacerdote lo interrogò di nuovo, dicendogli: “Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?” 62 Gesù quindi rispose: “Lo sono; e voi vedrete il Figlio dell’uomo+ seduto alla destra+ della potenza e venire con le nubi del cielo”.+ 63 Allora il sommo sacerdote si strappò le vesti e disse: “Che bisogno abbiamo di altri testimoni?+ 64 Avete sentito la sua bestemmia! Qual è la vostra decisione?”* Tutti sentenziarono che meritava di morire.+ 65 E alcuni cominciarono a sputargli addosso.+ Gli coprirono la faccia, e lo prendevano a pugni dicendogli: “Profetizza!” E i servitori del tribunale lo schiaffeggiarono e lo portarono via.+

66 Mentre Pietro era di sotto nel cortile, una delle serve del sommo sacerdote si avvicinò.+ 67 Visto Pietro che si riscaldava, lo guardò fisso e disse: “Anche tu eri con il Nazareno, con questo Gesù”. 68 Ma lui negò, dicendo: “Non lo conosco; non capisco di cosa stai parlando”,* e uscì verso l’androne. 69 La serva lo vide e cominciò di nuovo a dire a quelli che erano lì: “Questo è uno di loro”.+ 70 Di nuovo lui negò. E dopo un po’ quelli che erano lì dissero ancora una volta a Pietro: “Di sicuro tu sei uno di loro: infatti sei galileo”. 71 Ma lui cominciò a invocare la maledizione su di sé e a giurare: “Non conosco l’uomo di cui parlate!” 72 In quell’istante un gallo cantò per la seconda volta,+ e Pietro si ricordò di quello che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte”.+ Allora scoppiò a piangere.

15 Immediatamente, all’alba, i capi sacerdoti con gli anziani e gli scribi, tutto il Sinedrio, tennero consiglio+ e, dopo aver legato Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.+ 2 Pilato gli fece questa domanda: “Sei tu il re dei giudei?”+ Lui rispose: “Tu stesso lo dici”.+ 3 I capi sacerdoti lo accusavano di molte cose.+ 4 E Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: “Non rispondi nulla?+ Non vedi quante accuse muovono contro di te?”+ 5 Ma Gesù non rispose altro, tanto che Pilato rimase stupito.+

6 A ogni festa Pilato liberava un prigioniero, quello chiesto dalla folla.+ 7 In quel periodo in prigione, insieme ai rivoltosi che durante un’insurrezione si erano resi colpevoli di omicidio, c’era un uomo chiamato Barabba. 8 La folla salì e cominciò a chiedere che Pilato facesse quello che era solito fare per loro. 9 Pilato rispose loro: “Volete che vi liberi il re dei giudei?”+ 10 Sapeva infatti che i capi sacerdoti lo avevano consegnato per invidia.+ 11 Ma i capi sacerdoti incitarono la folla perché piuttosto chiedesse la liberazione di Barabba.+ 12 Di nuovo Pilato disse loro: “Che farò dunque di colui che chiamate il re dei giudei?”+ 13 Ancora una volta gridarono: “Al palo!”+ 14 Pilato continuò dicendo loro: “Ma che ha fatto di male?” Loro però gridavano ancora di più: “Al palo!”+ 15 Allora Pilato, desiderando compiacere la folla, liberò Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesù,+ lo consegnò perché fosse messo al palo.+

16 I soldati lo portarono nel cortile del palazzo del governatore e radunarono l’intera truppa.+ 17 Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero.+ 18 E cominciarono a salutarlo dicendo: “Salve, re dei giudei!” 19 E lo colpivano sulla testa con una canna, gli sputavano addosso e, inginocchiandosi, gli rendevano omaggio. 20 Infine, dopo averlo deriso, lo spogliarono della porpora, gli rimisero le sue vesti e lo portarono fuori per metterlo al palo.+ 21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirène, che veniva dalla campagna, il padre di Alessandro e di Rufo, a prestare servizio portando* il palo di tortura di Gesù.+

22 E lo condussero al luogo chiamato Gòlgota, che tradotto significa “luogo del teschio”.+ 23 Qui cercarono di dargli vino drogato con mirra,+ ma lui non lo volle prendere. 24 E lo misero al palo e si spartirono le sue vesti, tirandole a sorte per stabilire cosa sarebbe toccato a ciascuno.+ 25 Era la terza ora quando lo misero al palo. 26 L’iscrizione dell’accusa mossa contro di lui diceva: “Il re dei giudei”.+ 27 Accanto a lui misero al palo anche due delinquenti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.+ 28 [.⁠.⁠.] 29 E quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo la testa+ e dicendo: “Ehi! Tu che abbatti il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,+ 30 salva te stesso scendendo dal palo di tortura”. 31 I capi sacerdoti con gli scribi lo deridevano fra loro in modo simile, dicendo: “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso!+ 32 Che il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dal palo di tortura; così, vedendolo, crederemo!”+ Anche quelli che erano al palo con lui lo offendevano.*+

33 Quando fu la sesta ora, su tutto il paese* calarono le tenebre, fino alla nona ora.+ 34 E alla nona ora Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lamà sabactanì?”, che tradotto significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”+ 35 Alcuni dei presenti, sentendolo, dicevano: “Vedi, chiama Elìa”. 36 Allora qualcuno corse a inzuppare di vino aspro una spugna, la mise su una canna e gliela diede per farlo bere,+ dicendo: “Aspettate, vediamo se Elìa viene a farlo scendere”. 37 Ma Gesù emise un forte grido e spirò.+ 38 E la cortina del santuario+ si squarciò in due, da cima a fondo.+ 39 Vedendo quello che era successo quando era spirato, il centurione che era lì di fronte a lui disse: “Di sicuro quest’uomo era il Figlio di Dio!”*+

40 C’erano anche delle donne che guardavano da lontano, fra cui Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Iose, e Salòme,+ 41 che quando lui era in Galilea lo accompagnavano e lo servivano,+ e molte altre donne che erano salite insieme a lui a Gerusalemme.

42 Ora, dato che era già tardo pomeriggio e che era la Preparazione, cioè il giorno prima del Sabato, 43 Giuseppe di Arimatèa, rispettabile membro del Consiglio che aspettava anche lui il Regno di Dio, si fece coraggio e andò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù.+ 44 Ma Pilato si domandò* se Gesù fosse già morto e, chiamato il centurione, glielo chiese. 45 Avuta conferma dal centurione, concesse a Giuseppe di averne il corpo. 46 Dopo aver comprato un telo di lino fine, Giuseppe lo calò giù, lo avvolse nel telo e lo depose in una tomba+ scavata nella roccia; poi fece rotolare una pietra all’ingresso della tomba.+ 47 Ma Maria Maddalena e Maria madre di Iose rimasero a guardare il luogo in cui era stato deposto.+

16 Passato il Sabato,+ Maria Maddalena, Maria+ madre di Giacomo e Salòme comprarono aromi per andare a spalmarli sul corpo di Gesù.+ 2 Il primo giorno della settimana andarono alla tomba molto presto, al levar del sole.+ 3 E dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà via la pietra dall’ingresso della tomba?”+ 4 Ma, alzando lo sguardo, videro che la pietra, pur essendo molto grande, era già stata rotolata via.+ 5 Quando entrarono nella tomba, videro un giovane seduto sulla destra che indossava una lunga veste bianca, e rimasero stupite. 6 Lui disse loro: “Non siate stupite.+ Voi cercate Gesù il Nazareno, che è stato messo al palo. È stato risuscitato,+ non è qui. Guardate, ecco il luogo in cui lo avevano deposto.+ 7 Ora andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro: ‘Lui vi sta precedendo in Galilea;+ lo vedrete là, proprio come vi ha detto’”.+ 8 Allora uscirono e fuggirono dalla tomba, tremanti e sopraffatte dall’emozione. E non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.+

Lett. “davanti alla tua faccia”.

O “persone”.

Lett. “in testimonianza a loro”, probabilmente in riferimento ai sacerdoti.

O “sarà tolto loro”.

O “secca”.

O “secca”.

O “nominò”.

O “nominò”.

O “la seduzione della ricchezza”, “l’ingannevole piacere di essere ricchi”.

O “pendio scosceso”.

O “Giàiro”.

O “sarò salvata”.

O “salvato”.

O “Smetti di aver paura”.

O “con fermezza”.

O “inciampavano”.

Lett. “rame”.

Lett. “due tuniche”.

O “miracoli”.

O “a quelli che erano distesi con lui per il pasto”.

O “di quelli che erano distesi con lui per il pasto”.

Lett. “benedisse”.

O “illusione”, cioè un’illusione ottica.

O “venivano salvati”.

O “insulta”.

Lett. “parabola”.

O “latrina”, “gabinetto”.

O “siro-fenicia di nascita”.

O “prova miracolosa”.

O “gemé profondamente nel suo spirito”.

O “recuperò la vista”, “vide di nuovo”.

O “non hai la mente di Dio, ma quella degli uomini”.

Lett. “non gusteranno la morte”.

O forse “tennero la cosa per sé”.

Lett. “Aiuta la mia mancanza di fede!”

O “tradito”.

O “nel mio nome”.

O “territori”.

Lett. “ha aggiogato insieme”.

O “al presente”.

O “quelli che sembrano”.

O “salvato”.

O “osanna”.

O “di origine umana”.

O “giusto”.

O “più importante”.

O “proprietà”.

O “come pretesto”.

O “più pesante”.

O “nessuna carne”.

O “non fermentati”, “senza lievito”.

O “astuzia”.

O “disteso per il pasto”.

O “le parlarono con rabbia”, “la rimproverarono”.

O “distesi per il pasto”.

O “inciamperete tutti”.

O “Anche se tutti gli altri inciamperanno, io no”.

O “essere sconcertato”.

Lett. “l’ora”.

O “desideroso”.

O “in modo sicuro”.

O “parere”.

O “Non so di cosa stai parlando; non lo capisco”.

O “sollevando”.

O “biasimavano”.

Lett. “terra”.

O forse “era un figlio di Dio”, “era figlio di un dio”.

O “si meravigliò”.

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